Vasto. Si è concluso lunedì, dopo solo due sedute, il tavolo tecnico di lavoro per discutere il processo di revisione dell’ARAP Azienda Regionale Attività Produttive.
Un incontro informale, indetto dall’Assessore Lolli per raccogliere idee e spunti volti ad indicare il giusto indirizzo da dare al rilancio dell’Ente, che dopo la riforma, senza un intervento concreto, pare destinato a rappresentare l’ennesimo fallimento della politica. Presente come figura politica solo il consigliere regionale del M5S Pietro Smargiassi. Insieme a lui il tavolo è composto dal Sindaco Lapenna esclusivamente in rappresentanza dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e non come esponente del Partito Democratico, Antonio Innaurato, Presidente Comunità Montana, Gabriele Gravina, commissario liquidatore del Consorzio industriale Aterno Pescara (Val Pescara), Adriano Marzola funzionario attività produttive. L’incontro è stato coordinato dalla segretaria dell’Assessore Lolli che si e’ presa l’incarico di recepire tutte le proposte presentate e di consegnarle all’assessore che ne trarrà le sue conclusioni.
Il consigliere Pietro Smargiassi ha consegnato un progetto volto a migliorare l’efficienza di un ente che ad oggi appare paralizzato e con un futuro incerto. Nel documento vengono elencati i punti cardine che il Movimento portera’ avanti per il rilancio dell’Ente in un’eventuale riforma normativa. In sintesi Pietro Smargiassi richiede un’analisi approfondita della capacità di ogni singola struttura, la verifica delle reali capacità di produrre entrate ed uscite ed un censimento delle unità lavorative e le loro competenze.
Inoltre Smargiassi sottolinea come una volta per tutte sia il caso di capire i ruoli. e scongiurare ogni fraintendimento sull’utilizzo ed il futuro degli impianti. alla base di qualsivoglia ragionamento c’e’ il rispetto di quanto dettato dalla Legge 23 del 2011 che prevede la gestione diretta degli impianti in mano all’ARAP. Passo, questo, fondamentale visto che il 95% delle entrate arriva dagli impianti di depurazione e trattamento acque.
Si sottolinea anche la necessita’ di una sede che abbia funzione di coordinamento, guida e controllo delle singole unita’ territoriali, che detti la linea politica e la strategia industriale dell’ente. Come anche la necessita’ di un CDA ( unico al fine di ridurre i costi di gestione) con figure tecniche gestionali. Basta con le ingerenze della politica che ha dimostrato con i commissariamenti quanti danni e’ in grado di fare.
Il Movimento Cinque Stelle mette in risalto anche l’importanza di instaurare delle unita’ territoriali con funzioni e servizi a vantaggio dei rispettivi territori di competenza con autonomia amministrativa e contabile all’interno di budget strettamente correlati alle attività produttive.
Una gestione diretta di tutti gli impianti di depurazione per riversare le ingenti risorse prodotte all’interno dell’Arap. Un modello unico di gestione e superare la fase attuale che vede le sedi distaccate con una gestione diretta come Casoli e Sulmona ed altre con una gestione esterna come Vasto.
“Questo tavolo se ha necessita’ di proseguire i suoi lavori, deve essere formalizzato, ed ho fatto richiesta specifica per questo passo” sottolinea Smargiassi “ Bisogna avere certezza di quanto concordato e stabilito attraverso delle decisioni comuni”. “Dove non vi sia accordo” continua il consigliere “e’ utile che rimanga traccia degli eventuali dissensi. Qui si gioca una partita importante” incalza il consigliere “non e’ pensabile connotarla in una sorta di incontro tra vecchi amici”.
Il consigliere del Movimento 5 Stelle ha dimostrato l’attenzione all’Arap già attraverso un’interrogazione Regionale, che ha supportato un esposto alla procura effettuato dal Senatore Gianluca Castaldi per avere informazioni certe e documenti sul futuro dell’Ente in Abruzzo e chiarire una volta per tutte le reali intenzioni di una norma nata male e finita peggio.