“Con sommo disprezzo dei diritti fondamentali costituzionali” fa sapere a riguardo l’Unione “l’amministrazione pescarese ha decisodi non permettere l’affissione senza nessuna base giuridica, applicando una censura oltremodo odiosa e degna di regimi teocratici e totalitari”.
Alla manifestazione ha partecipata anche il consigliere comunale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo che ha definito il comportamento dell’amministrazione comunale di Pescara “illegale e illegittimo”.
“Nel nostro ordinamento democratico – ha commentato Acerbo – non è previsto che il sindaco possa censurare manifesti e impedirne la pubblica affissione se non nei casi previsti dalle leggi vigenti. Si può essere d’accordo o meno con l’UAAR, ma non si può impedire ad un’associazione di esprimere pubblicamente le proprie opinioni. Si tratta di una questione che attiene ai più elementari principi di libertà sanciti dalla Costituzione”.