Teramo, “Momento storico per il Teatro romano”. Ma il progetto sarà modificato

Un “momento storico”, come lo ha definito questa mattina il sindaco Gianguido D’Alberto parlando del fatto che, dopo un percorso lungo dieci anni, il prossimo consiglio comunale del 23 dicembre approverà il progetto definitivo per il recupero del Teatro romano (che poi dovrà tornerà in giunta da prassi).

Un progetto già noto (nelle foto) disegnato dall’architetto Girolamo Bellomo, ma che definitivo però negli effetti non sarà, come già emerso ieri durante la Commissione Urbanistica “guidata” da Francesca Chiara Di Timoteo.

Questo perché al progetto che verrà approvato il 23 dicembre, devono ancora incastonarsi alcune prescrizioni avanzate dalla Sovrintendenza, con l’effetto dunque di variare probabilmente i render fatti vedere anche questa mattina in conferenza stampa. Questa osservazione è stata già avanzata dal capogruppo di Forza Italia, Mario Cozzi, a cui il sindaco “risponde” senza mai citarlo sottolineando l’importanza del 23 dicembre per la presa d’atto del progetto definitivo e l’approvazione della variante urbanistica.

Al netto delle prescrizioni da inserire nel progetto, il consiglio comunale sarà infatti un momento sì importante perché si avvierà di fatto l’iter per l’abbattimento di Palazzo Adamoli e Casa Salvoni, oltre a venire approvato il primo stralcio da quattro milioni di euro di lavori per la realizzazione proprio della riqualificazione del Teatro romano. D’Alberto auspica che si vada a gara per la primavera, ma anche questo aspetto è legato ovviamente alle tempistiche dell’inserimento delle prescrizioni mosse dalla Sovrintendenza al “progetto Bellomo”.

“Di prescrizioni ne sono già state recepite tante – ha detto il sindaco – L’altezza della copertura è una nuova prescrizione, ma non credo sarà un problema”.

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