Sant’Egidio, 24 grandi opere? Amatucci: sono cresciuti solo i contenziosi

Sant’Egidio alla Vibrata. “Ventiquattro grandi opere, in un paese di 10mila abitanti, avrebbe cambiato volto alla nostra cittadina. La realtà è ben diversa”.

E’ sarcastica la posizione di Annunzio Amatucci, consigliere di Risorgi Sant’Egidio, ed ex assessore della giunta Romandini, per bollare in chiave critica il manifesto del primo cittadino che ha fatto una sorta di bilancio di metà mandato.

Un bilancio che per Amatucci non può che essere negativo. “La maggior parte delle opere”, sottolinea Amatucci, “sono idee, realizzazioni e finanziamenti della precedente amministrazione. Dalla sede storica del Comune, alla piscina alle opere di urbanizzazione della lottizzazione Capponi. O parliamo di opere pianificate da enti sovracomunali: viale Abruzzi per mano della Provincia, asfalto sulla Statale 259, e asfalto in via Liguria ad opera della Ruzzo Reti. Stringendo, in due anni e mezzo l’amministrazione ha realizzato i lavori della fibra, anche se gli uffici comunali e l’ampliamento del cimitero, dove risultano non ancora assegnati i 192 loculi realizzati dalla precedente amministrazione”.

Amatucci parla dunque di un’amministrazione che ha smarrito l suo dettato originario e di un sindaco, uomo solo al comando, che sta scavando un solco, con gli uffici e il paese.

 

Rischio contenziosi. “ Si stanno accumulando liti e contenziosi”, prosegue, “ tra amministrazione e alcuni uffici comunali ma anche tra amministrazione e cittadini vicinissimi ad alcuni amministratori. Un sindaco che si era prefisso di riportare serenità ed unità nel paese, forte di un consenso quasi plebiscitario, si trova oggi ad impegnare la giunta per incarichi legali per fronteggiare, con soldi pubblici, contenziosi in atto. Che sono troppe e pericolose per le casse comunali, qualora l’Ente dovesse risultare soccombente”.

 

 

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