Ospedale Atri, Pd: “Il vanto dell’emergenza Covid deve concretizzarsi”

Atri. Dopo l’ultimo consiglio comunale durante il quale, racconta il circolo del Pd atriano, il sindaco Piergiorgio Ferretti avrebbe attaccato un consigliere dell’opposizione “con un’uscita che ha sfiorato la farsa e il comico”; il Partito Democratico chiarisce la sua posizione sul ruolo dell’ospedale San Liberatore e sulla sanità in generale.

“E’ necessario non disperdere la grande esperienza maturata con l’emergenza Covid 19 che ci ha dato tanta apprensione, ma anche tanto lustro e vanto. Se noi adesso, non trasformiamo questo lustro e vanto in qualche cosa di concreto, di affidabile e di duraturo, rimarrà solo un bel ricordo. Al contrario, se partiamo da ciò per costruire un processo nuovo di espansione e di presenza qualificata nella sanità provinciale e regionale, allora avremo ottenuto qualcosa di veramente importante e nuovo che va oltre le vecchie e solite lamentazioni dell’abbandono di Atri, della sua marginalità e della sua decadenza e via piangendo con il cappello in mano”.

E ancora: “Noi avvertiamo la necessità di una progettualità nuova, di una iniziativa politica forte e unitaria che è già venuta dalla risoluzione approvata alla unanimità dal Consiglio Comunale e che riteniamo un punto fermo ed importante che ci deve aiutare a metterci in moto per la sua realizzazione, ognuno nel proprio ambito. La mission di questa pianificazione futura è quella di non interrompere la normale attività dell’Ospedale rinnovato e potenziato, anche in presenza di eventuale emergenza infettiva, con conversioni e riconversioni dannose e costose. Nel Presidio di Atri questo è possibile dedicando interamente il padiglione C ad accogliere e gestire l’emergenza epidemica, separato ed isolato dai padiglioni B ed A dove verranno compattati i reparti e servizi necessari per garantire le normali prestazioni sanitarie in maniera definitiva.
Questa è sicuramente l’occasione propizia per una riflessione, definizione e giusto potenziamento della nostra struttura sanitaria, per richiedere e definire un progetto e un ingresso del S. Liberatore nella rete degli Ospedali che entreranno a far parte del Piano Pandemico Regionale”.

“Purtroppo non possiamo fare a meno di riscontrare una assenza del Sindaco del nostro Comune nella fase in cui bisognava farsi sentire adeguatamente presso gli organismi sanitari e politici provinciali e regionali per portare avanti quanto concordato nei documenti sottoscritti. Ciò forse è dovuto a resistenze interne e posizioni contraddittorie venute fuori nell’ultimo Consiglio? Noi pensiamo che chi non riesce a confrontarsi con chi la pensa diversamente forse perché si sente tanto potente da poterne farne a meno o perché pensa che è più furbo fare finta per poi procedere come meglio crede, persegue una politica perdente che non fa fare un passo in avanti a nessuno”, prosegue la nota del circolo del Pd Atri.

“La politica dei cosiddetti furbi può avere anche dei risultati immediati, ma a lungo andare si scopre l’asfissia che travolge anche chi la pratica. Noi vogliamo far rilevare la incapacità politica della maggioranza e della Giunta Ferretti-Astolfi ad aprirsi, ad ascoltare, in una parola a “confrontarsi” anche al loro interno. Pensano forse che così si fanno delle “concessioni” agli avversari politici? Loro comandano e basta! Salvo quando hanno l’acqua alla gola richiedere interventi che per poi “scordarsi” anche di ringraziare”.

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