Cardinale, la Provincia deve recuperare il ruolo di coordinamento e stimolo per i comuni

Un plauso al governatore Marsilio che si sta impegnando per riportare al centro dell’agenda politica il finanziamento della Pedemontana; una grande attenzione verso i principi della pianificazione e della programmazione – concertata e condivisa – per evitare disgregazioni socio economiche e favorire una nuova stagione di collaborazione fra i Comuni; il tema degli investimenti sulle grandi infrastrutture che deve tornare protagonista.

 

 

 

Questi i tre punti cardine del consigliere provinciale Lanfranco Cardinale cui ieri, Diego di Bonaventura, ha assegnato le deleghe alle grandi infrastrutture e alla pianificazione urbanista e, in tandem con il consigliere Gennarino Di Lorenzo, quelle ai lavori pubblici, viabilità, spesa fondi masterplan e fondo DM 49 (fondi straordinari alla viabilità assegnati dal Governo).

 

 

 

“Ringrazio il presidente Di Bonaventura per questa scelta che mi consente di sperimentare una nuova dimensione amministrativa utilizzando anche le mie competenze e il mio percorso professionale – dichiara il neo delegato che nella vita svolge l’attività di architetto e ha partecipato a numerosi progetti di studio e ricerca – combinazione fortunata proprio ieri il governatore Marsilio ha rilanciato un progetto che per noi teramani ha una forte valenza strategica: il completamento della Pedemontana, un’arteria che ci apre a collegamenti veloci a Nord con le Marche e a Sud ricuce il rapporto con la Val Fino e con Pescara. La Provincia ha già progetti di massima per i nuovi tratti ed pronta a collaborare. Nel Piano territoriale provinciale, uno strumento di pianificazione all’avanguardia, ci sono molte delle risposte sui grandi temi di area vasta che spesso dividono gli enti locali, uno per tutti la collocazione del nuovo ospedale provinciale; bisogna ripartire da qui, rilanciando il ruolo di coordinamento dell’Ente stimolando la collaborazione fra i Comuni. A cause delle continue calamità naturali, in questi anni, abbiamo vissuto e lavorato in regime di emergenza ma è indispensabile recuperare un orizzonte più ampio a partire dagli investimenti sulle grandi infrastrutture, materiali e anche immateriali, indispensabili a restituire competitività ed economicità alla nostra provincia”.

 

 

 

 

 

 

 

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