Atri, il Piano Regolatore strumento di propaganda? L’Udc punta il dito contro l’amministrazione Astolfi

atri_comuneAtri. No all’uso del Piano Regolatore come strumento di propaganda, in vista delle elezioni amministrative in programma per il prossimo mese di maggio. A puntare il dito contro l’amministrazione Astolfi sono i consiglieri comunali dell’Udc Paolo Lupinetti e Paolo Basilico, i quali spiegano che il 6 marzo scorso, in coda ai punti in discussione nella seconda commissione consiliare, era previsto l’esame relativo alle osservazioni ai nuovo piani urbanistici cittadini.

“Il nostro gruppo” aggiungono in una nota Lupinetti e Basilico “assieme agli altri componenti le minoranze consiliari, ha chiesto che su tali questioni dirimenti fossero convocate, come stabilito già in consiglio comunale ( il quale tra l’altro non viene più convocato oramai da oltre 3 mesi ), più di una riunione della seconda commissione senza l’erogazione dei gettoni di presenza, perché le osservazioni ai piani fossero vagliate approfonditamente dato il loro numero esorbitante (243), soprattutto considerato che qualcuno ha spacciato la redazione dei piani come il frutto di una concertata partecipazione. Tali richieste sono state respinte dalla maggioranza, la quale immagina che basti il solo consiglio comunale per esercitare quelle funzioni di controllo e proposta esercitate dalle commissioni permanenti. Il compito della seconda commissione, in particolare, ha un rilievo tutto proprio nelle vicende che qui interessano, perché assolve a compiti di approfondimento essenziali data la rilevanza delle materie trattate. Ancora una volta l’amministrazione Astolfi perde una buona occasione per aprirsi al confronto non riuscendo a superare una pervicace prepotenza che è stata la sola cifra reputata consona per governare la nostra città. Ciononostante, il nostro gruppo eserciterà fino in fondo le prerogative proprie di un istituto democratico, ricordando che a due mesi dalle elezioni utilizzare il PRG per biechi motivi di propaganda elettorale, non potrà che ritorcersi contro un’amministrazione che immagina, sbagliando, di poter ancora una volta ingannare il popolo atriano, oppresso da ben’altre e più cogenti preoccupazioni a cui Astolfi & C. non hanno saputo porre rimedio negli ultimi cinque anni”.

 

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