Silvi, aumento tassa rifiuti. Opposizione abbandona Consiglio comunale per protesta

gaetano-vallescuraSilvi. I gruppi consiliari di minoranza abbandonano l’aula del Consiglio comunale in segno di protesta. È avvenuto a Silvi, dove l’opposizione è tornata a porre l’accento sull’azienda che gestisce i rifiuti solidi urbani per la città di Silvi. Si tratta della Diodoro, che, stando a quanto dichiarato dai consiglieri in questione, non vedrebbe pagata una sua fattura di 200mila euro dal mese di maggio.

Il pagamento sarebbe stato, infatti, sospeso dal funzionario del Comune per il mancato raggiungimento degli obiettivi contrattuali. La sospensiva è stata sollecitata dall’opposizione, che ha addirittura cercato di recuperare, nelle varie voci di bilancio, la somma necessaria per aiutare i cittadini. Questi si sono, infatti, trovati di fronte ad un aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani.

“Non sono mancate proteste” fanno sapere i gruppi consiliari “e non è mancata un’azione decisa e costruttiva della minoranza che, nell’ultima sessione del Consiglio comunale, relativa al Bilancio, ha presentato ben 16 emendamenti, giudicati anche dalla maggioranza validi, ma non recepiti. Di fronte a questa presa di posizione chiaramente peregrina, i consiglieri di sinistra hanno abbandonato l’aula non senza scatenare roventi polemiche specie nella cittadinanza che non si sta mostrando assolutamente tenera con il sindaco Vallescura e i suoi consiglieri”.

L’opposizione reputa il Bilancio presentato e approvato “degno di un Commissario Prefettizio”.

“A Silvi tutto il contrario” protesta la minoranza, “tra Ici e aumento delle tasse sui rifiuti solidi urbani, il tutto insieme a carenze strutturali rilevanti e che creano non poche proteste tra i cittadini, molti dei quali si erano espressi in favore degli attuali amministratori. Sarà perché il sindaco al secondo mandato è occupato in altre faccende, sarà perché consiglieri e assessori mirano a coltivare i propri orticelli personali ricchi di voti, è certo che a Silvi persino nella Pubblica Istruzione si lascia molto a desiderare tanto che è certo che nelle scuole non si possono aprire le finestre e non sono utilizzabili i cortili con grave danno peri bambini”.

Un quadro, dunque, decisamente preoccupante per il quarto paese contribuente della provincia di Teramo.

 

Impostazioni privacy