Teramo Nostra: ‘quanto sono necessarie le potature nella villa comunale?’

villa_teramoTeramo. Nel giardino più antico di Teramo, la Villa Comunale Stefano Bandini, sono in atto delle potature che spogliano il complesso boschivo che fa da cornice per percorsi nelle prossimità del laghetto. Sono davvero necessarie?

A chiederselo è l’associazione Teramo Nostra che, in una nota, ricorda le origini del giardino, nato come orto botanico e poi, nel 1876, definito come tale su disegno dell’ingegner Ernesto Narcisi, che traeva spunto dal più famoso giardino “Margherita” di Bologna. “Negli ultimi decenni è stato lasciato all’abbandono ed è diventato per alcune parti zona di cantiere per un intervento impattante con una costruzione di accesso per un labirinto sotterraneo da ricollegare con il discutibile Ipogeo”.

L’associazione Teramo Nostra annuncia, dunque, che vigilerà “affinchè tutti gli alberi pluricentenari presenti nella villa, oltre che le magnolie piantate dal giardiniere toscano Pantani negli anni Trenta, vengano accuratamente studiati per essere tutelati nell’intervento di potatura”. E chiede l’intervento di un agronomo esperto in potatura, “affinchè sia data una precisa risposta sullo stato di salute delle piante in questione”.

 

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