Centrale biomasse Colonnella: la posizione della società che illustrerà a breve il progetto

centrale-biomassaColonnella. Nella discussione in atto, con riflessi anche politici, sul progetto di realizzazione della centrale a biomasse, a Colonnella, si innesta anche la società proponente (Sagitta Immobiliare Srl di Tortoreto), che fa chiarezza su una serie di aspetti e ridimensiona la portata di alcune valutazioni emerse negli ultimi giorni, sulle caratteristiche del progetto.

“Il nostro progetto si colloca all’avanguardia nel panorama nazionale per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Le notizie circolate in questi ultimi giorni circa la realizzazione di inceneritori da parte della nostra società sono prive di ogni fondamento e, per tale motivo, la società sta valutando di avviare tutte le azioni necessarie ed opportune a tutela della propria immagine e a salvaguardia della piena regolarità dell’iniziativa.” Le parole sono di Francesco Capanna, presidente del Cda della Sagitta Immobiliare, società proprietaria dell’immobile industriale “Ex Italiana Manifatture”. Società che ha ottenuto le autorizzazioni da parte della Regione per la costruzione e gestione di sei distinti impianti a biomasse della potenza elettrica di 990 kw ciascuno.  “Si tratta di un progetto portato avanti nel segno della trasparenza, – spiega Francesco Capanna – sviluppato in linea con le direttive comunitarie e nazionali e che, nel corso del procedimento autorizzativo a cui è stato sottoposto, è stato oggetto di un’approfondita disamina da parte dei seguenti Enti: Comune di Colonnella, Provincia di Teramo, Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (ARTA), Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Teramo, Ministero dello Sviluppo Economico – Ispettorato Abruzzo e Molise, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo. Il favorevole parere rilasciato dalle indicate istituzioni – continua il Dr. Capanna – testimonia la bontà di un progetto basato su di una tecnologia pienamente compatibile con la tutela dell’ambiente.”

 

Il progetto prevede che le centrali vengano alimentate esclusivamente con cippato di legna vergine, materiale che la società si è già procurata, nel rispetto della filiera corta, attraverso la sottoscrizione di appositi contratti di fornitura pluriennali con un Consorzio che riunisce enti pubblici e privati, avente ad oggetto sociale ‘la promozione di pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell’ambiente e del benessere degli animali’.

“La scelta di sottoscrivere un contratto pluriennale con un Consorzio con operatività territoriale tra le province di Teramo e Macerata, – spiega il presidente – nasce dalla precisa volontà della società di utilizzare risorse naturali locali al fine di massimizzare i benefici in termini di bilancio ambientale. La promozione di una filiera corta, infatti, consente di minimizzare la logistica e, di conseguenza, la riduzione in atmosfera dei gas riconducibili al trasporto della materia prima.”

Oltre al rispetto della filiera corta, la posizione strategica dell’immobile, posizionato in prossimità di due importanti arterie stradali (l’Autostrada A14, casello San Benedetto del Tronto, ad una distanza di circa 4 Km; il Raccordo Autostradale Ascoli Piceno – Porto D’Ascoli, uscita di Monsanpolo, ad una distanza di circa 2,5 Km), consente di evitare il passaggio di mezzi pesanti all’interno del centro abitato.

“A pieno regime, – precisa il Dr. Capanna – per garantire il corretto funzionamento degli impianti è previsto un transito medio complessivo di sei automezzi giornalieri, in una zona industriale dove sono già localizzate diverse attività produttive.”

Per la valorizzazione energetica del cippato di legna vergine è stata individuata una tecnologia basata sul processo di pirogassificazione, ovvero un processo di conversione termochimica dello stesso cippato in una miscela gassosa, denominata “gas di sintesi” o “syngas”, che rappresenta il combustibile dei motori endotermici per la produzione di energia elettrica. Gli impianti che sfruttano questo processo lavorano in depressione e le uniche emissioni in atmosfera sono riconducibili alla linea di scarico degli indicati motori.

“Le emissioni in atmosfera di tali motori, – precisa Capanna – oltre ad essere di gran lunga inferiori rispetto agli attuali limiti di legge, si posizionano al di sotto dei livelli di emissione fissati dal Decreto FER del 6 luglio 2012 per l’identificazione e la qualificazione degli impianti a biomassa a basso impatto ambientale. Non si tratta assolutamente di un inceneritore, – conclude il Dr. Capanna – ma di una tecnologia innovativa, progettata e costruita secondo i migliori standard europei di sicurezza e che non prevede alcun consumo di acqua. Inoltre, la lavorazione del sottoprodotto potrebbe aprire le porte a nuove realtà produttive attive nel settore medicale e della depurazione, con la conseguente generazione di nuove ed interessanti opportunità lavorative che, a pieno regime, possono essere stimate in circa 40/50 nuove unità, oltre all’indotto di almeno ulteriori 100 lavoratori che interesserebbe aree tradizionalmente economicamente svantaggiate, quali quelle montane.”

Per illustrare nel dettaglio gli aspetti tecnici del progetto e dare dimostrazione dell’assoluta compatibilità ambientale dello stesso, la Sagitta Immobiliare si sta adoperando per organizzare nel breve periodo presso il Comune di Colonnella una tavola rotonda che preveda la partecipazione del Consiglio Comunale, degli esponenti di Legambiente e WWF e dei rappresentanti delle Istituzioni e Comitati locali.

Impostazioni privacy