Atri, 53 lavoratori ex Pompea in cassa integrazione

eva-guardianiAtri. Firmato questa mattina, a Roma, nella sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, alla presenza di azienda, sindacati e istituzioni, l’accordo per la concessione della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività allo stabilimento Alsafil di Atri, l’azienda tessile della provincia di Mantova subentrata al Gruppo Pompea.
La Cigs riguarda 53 lavoratori, per i quali è stata scongiurata in questo modo l’ipotesi della mobilità (prima avviata e poi revocata dall’azienda), e durerà per un periodo di 24 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2010.
Il piano di gestione degli esuberi prevede sia strumenti di ricollocazione in altre aziende sia mobilità incentivata per i lavoratori. La Provincia, per parte sua, assicurerà, attraverso i Centri per l’impiego, percorsi formativi per favorire la ricollocazione dei lavoratori mentre la Regione attiverà specifici percorsi quali il programma “Welfare to work” per le politiche di reimpiego (di prossima attuazione) e il Programma operativo 2007-2013.
Il piano di gestione degli esuberi, entro i primi dodici mesi, dovrà consentire la gestione positiva di almeno il 30% del personale (pari a 16 unità che quindi dovranno essere ricollocate). Il raggiungimento di tale risultato è requisito indispensabile per l’accesso al secondo anno di Cigs.
Presenti all’incontro, per la Provincia, gli assessori al Lavoro Eva Guardiani e al Bilancio Davide Di Giacinto.
Soddisfatto per l’accordo raggiunto, l’assessore del Comune di Atri Giammarco Marcone, presente all’incontro, che lo giudica “una panacea rispetto al male reale ma comunque un passo importante verso la soluzione di un annoso problema”.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti dell’azienda (Patrizio, Tommaso  e Florian Dalla Mano, assistiti da Alessia Ghirardi dello studio Lorenzini) i sindacati, la Filtea Cgil nazionale (Antonio Brocco), la Femca Cisl di Teramo (Giampiero Daniele) e la Filtea Cgil di Teramo (Giovanni Timoteo ed Emanuela Loretone), e la Rsu aziendale.

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