Melania, legali di Parolisi: non c’è certezza su orario e giorno della morte

parolisi1Teramo. “Non vi e’ certezza ne’ dell’ora, ne’ del giorno in cui Melania Rea e’ stata uccisa”. Lo sostengono i difensori di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, che per questo motivo chiedono ufficialmente al gip di Teramo di accogliere la richiesta di incidente probatorio.  L’accusa contro Parolisi, il caporalmaggiore della caserma Clementi di Ascoli Piceno accusato del delitto della moglie avvenuto il 18 aprile scorso alle Casermette di Ripe di Civitella, fa leva infatti sui dati medico-legali che, secondo la difesa del sottufficiale in carcere da quasi due mesi a Teramo, sono “contraddittori ed inattendibili.

L’indeterminatezza dell’epoca della morte – sostengono i legali dell’uomo – impedisce una ricostruzione fedele della vicenda criminosa. Appare pertanto necessario il ricorso ad una perizia d’ufficio che chiarisca definitivamente le divergenze tra accusa e difesa sull’ora del decesso. Depositeremo la richiesta di incidente probatorio al gip di Teramo affinché suoi consulenti mettano un punto fermo di natura tecnica su una circostanza che si appalesa fondamentale ai fini dell’attribuzione della responsabilità per l’omicidio di Melania”.

 

 

 

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