La Sezione urbanistica provinciale, presieduta dall’assessore Vincenzo Falasca, ha esaminato e approvato quattro richieste pervenute da altrettanti Comuni. Fra queste, quella riguardante il progetto di riqualificazione del quartiere di Colleatterrato a Teramo (PISU) e la modifica delle norme di attuazione del piano regolatore del Comune di Roseto.
Partendo proprio da quest’ultimo, si tratta di una variante alle Norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore, riguardante le disposizioni sulle distanze tra i fabbricati. L’adeguamento si è reso necessario dopo una serie di ricorsi giudiziari presentati e vinti dai cittadini e in seguito ai quali il Comune ha deciso di modificare i regolamenti.
Il Comune di Teramo, invece, ha proposto ed adottato, in variante al Piano regolatore vigente, il Programma Integrato d’Intervento per la riqualificazione del centro cittadino di Colleatterrato che si sostanzia nella realizzazione, su un’area di circa 4 ettari, di un nuovo centro cittadino al cui interno trovano localizzazione funzioni residenziali pubbliche e private, spazi verdi, parcheggi pubblici, attività commerciali, una chiesa ed una piazza. Il progetto si adegua alle finalità espresse dal P.I.S.U. che è uno strumento di pianificazione/programmazione partecipata e sostenibile volta al recupero delle infrastrutture urbane, alla riqualificazione dei centri storici ed al recupero dell’ambiente fisico attraverso il riuso delle strutture pubbliche in abbandono.
Ad Alba Adriatica, poi, il progetto riguarda il completamento di una lottizzazione già in corso di realizzazione nella zona sud, dove è prevista la realizzazione di un unico edificio residenziale-commerciale e il completamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria (viabilità pubblica,marciapiedi, parcheggi) secondo le indicazioni dettate dal vigente Piano Regolatore.
Il progetto presentato dal Comune di Giulianova, infine, riguarda l’espressione di parere su due interventi: il primo è un piano di lottizzazione a carattere residenziale in una zona marginale di Giulianova Alta; l’altro, un piano di recupero a Giulianova Lido che prevede la demolizione di tre unità minime di intervento per la riedificazione di un unico edificio a destinazione residenziale.
