Teramo. Continua a tenere banco a Teramo la vicenda legata all’inchiesta condotta dal pubblico ministero Davide Rosati, che vede coinvolto l’ormai ex assessore comunale all’Urbanistica, nonché medico della Asl teramana, Corrado Robimarga.
In attesa che il Tribunale del Riesame si pronunci sull’istanza presentata dai legali della difesa, contro il provvedimento di interdizione temporanea dal servizio medico, emergono nuovi particolari sulla vicenda che vede Robimarga indagato per peculato d’uso, abuso d’ufficio e falso. Gli inquirenti hanno cominciato a raccogliere le testimonianze dei pazienti e, intanto, nel registro degli indagati è stato iscritto anche Stefano Mariotti, dirigente del settore Urbanistica del Comune. Per lui l’accusa sarebbe quella di danno ideologico e truffa ai danni dello Stato. Sarebbe stato proprio lui, infatti, a compilare le certificazioni che dimostravano la presenza dell’assessore in Comune, e quindi l’assenza “giustificata” dal posto di lavoro ospedaliero, quando in realtà era impegnato in faccende del tutto personali. Secondo l’accusa, Robimarga avrebbe effettuato delle visite a pagamento nell’ambulatorio del Mazzini, utilizzando le strumentazioni e i locali della struttura pubblica sanitaria. Nel mirino degli inquirenti sono finite in particolare tre visite mediche, per le quali l’ex assessore-medico avrebbe ricevuto, in “nero” ovvero senza rilasciare alcuna ricevuta, poco più di 200 euro.
Nel frattempo, nei riguardi di Corrado Robimarga, hanno espresso solidarietà prima il sindaco, Maurizio Brucchi, che ha “raccolto” le deleghe all’Urbanistica, ed il gruppo consiliare Pdl del Comune. “Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e certi che l’assessore Robimarga riuscirà a fare chiarezza su quanto accaduto. Rinnoviamo la nostra stima professionale e politica al dott. Robimarga perché in questi anni abbiamo imparato ad apprezzarne le qualità umane, la correttezza e l impegno nell’attività amministrativa”.
