Pescara Nord, il mercato non torna sulla strada parco

mercatoPescara. Il mercato di piazza Duca non torna sulla strada parco: Santilli in commissione annuncia che attenderà il pronunciamento sulla filovia. Il Pd insorge: “Incubo per commercianti e residenti”, rimane il problema delle fogne in via Settembrini.

Il mercato del mercoledi non verrà delocalizzato dall’attuale posizione in via Cadorna, via Settembrini, via Diaz e via Kennedy fino a che non ci sarà una risposta definitiva circa la filovia. Questo è quanto riferito dall’Assessore competente Santilli durante la seduta della commissione di vigilanza di oggi, richiesta dai consiglieri Pd Blasioli, Del Vecchio e D’Angelo.

E sono questi a giudicare la decisione come un azione che “getta nell’incubo i residenti ed i commercianti che avevano invece pensato in un ravvedimento dell’amministrazione comunale”. Ancora lunga, infatti, la trafila burocratica riguardante il Filò: dopo gli stop al cantiere imposti dalla procura, la commissione regionale Via ha imposto l’acquisizione di ulteriore documentazione istruttoria. In termini ottimistici, almeno altri 45 giorni tra consegna dei documenti da parte della Gtm, osservazioni, ricorsi e sentenze definitive,

Intanto, però, il mercato rionale di piazza Duca continua a fare i conti con i disagi legati al traffico e con i problemi di igiene certificati dagli uffici della Asl. Alla riunione odierna ha partecipato anche la funzionaria dell’ufficio igiene D’Ortensio, che ha confermato la nota del 6 aprile circa l’impossibilità di svolgimento del mercato su via Settembrini per la “carenza strutturale di fogne e tombini che creano un pericolo di igienicità”. “La nota della Asl non contiene termini perentori”, precisa Blasioli, “circa la messa in regola di via Settembrini, ma come ha chiarito la Asl oggi la responsabilità è del Sindaco, nella sua qualità di massima autorità di sanità pubblica e certo non vale a tacitare le nostre richieste le rassicurazioni fornite da Santilli circa la progettazione di fogne per via Settembrini, che semmai dimostra la ferma volontà di non delocalizzare il mercato neanche per il futuro”.

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