Montesilvano, centro commerciale. Confesercenti: “Forti perplessità tra i commercianti”

 

Confesercenti_PescaraPescara. “Prima di fare certe scelte sarebbe opportuno ascoltare i commercianti di Montesilvano” afferma Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti. Il riferimento è all’intenzione dell’amministrazione di realizzare un centro commerciale nel cuore della città.

“La continua scelta di favorire la distribuzione organizzata a discapito del commercio urbano sta sfiancando i commercianti di Montesilvano. Stiamo ascoltando i nostri associati e la prima impressione è fortemente negativa” prosegue Taucci, che ha avviato una consultazione fra i commercianti di Montesilvano per stabilire la linea da adottare. “Nonostante in nostri continui incontri formali e informali con l’amministrazione comunale, abbiamo appreso questa decisione dalla stampa”.

Non si tratta dell’eterna sfida tra grande distribuzione e commercio di vicinato. “Non siamo contrari a prescindere ai centri commerciali, siamo aperti alla discussione” aggiunge Taucci. L’interrogativo dell’associazione di categoria è piuttosto su quale linea di sviluppo intenda seguire l’amministrazione del popoloso centro costiero.

“Il commercio di vicinato sta morendo e l’amministrazione compie scelte che vanno a discapito di chi da anni lavora e paga le tasse a Montesilvano. Fino a poco tempo fa si parlava di un tipo sviluppo completamente diverso, con un boulevard di qualità in centro città. Per questo la notizia di un centro commerciale ci sembra inopportuna” afferma ancora Taucci. “Il presunto vantaggio dei nuovi posti di lavoro che il centro creerebbe potrebbe invece penalizzare quelli esistenti. Temiamo che i negozi storici di Montesilvano si trasferiscano o riducano il proprio personale”.

Senza contare che i commercianti di via sono considerati ‘l’occhio della città’. Sono attenti alla sicurezza, curano la pulizia del tratto di marciapiede prospiciente il loro esercizio, garantiscono l’illuminazione serale.

E poi il resto del mondo. Anche in questo sembra che siamo in controtendenza. “Siamo fuori tempo massimo. In altri paesi europei e nordamericani la stessa grande distribuzione sta ripensando la propria presenza sul territorio, creando quartieri con commercio di vicinato al piano terra. La ‘torta’ dei consumi è sempre quella, quindi si preferisce distribuirla meglio sul territorio” conclude Taucci.  

L’area metropolitana di Pescara ha la più alta concentrazione di centri commerciali a livello nazionale. La legge regionale n. 17 del maggio 2010 blocca per 24 mesi – fino al maggio 2012 – la realizzazione di nuovi centri commerciali, tranne quelli già approvati.

Pierluigi Farnese

 

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