Pescara, università D’Annunzio: “Tasse aumentate, biblioteca chiusa e barriere architettoniche”

Pescara. Tasse maggiorate, chiusura della biblioteca, barriere architettoniche, zero eco-sostenibilità, costi per il percorso formativo per l’Insegnamento e assenza di partecipazione studentesca: sono queste le problematiche che l’associazione PAS – Partecipazione Attiva Studentesca, lamenta a discapito degli studenti dell’Università D’Annunzio.

La biblioteca del Polo di Pescara – come riferisce una nota dell’associazione – è stata chiusa lo scorso 19 luglio, “senza preavviso e senza soluzioni alternative, se non promesse di aprire altri spazi con scadenze che puntualmente vengono disattese”.
“Gli studenti di qualsiasi anno di corso che si stanno iscrivendo per l’anno accademico 2019/2020, oltre a non avere spazi sufficienti per studiare”, prosegue PAS, ” si ritrovano a pagare tasse maggiorate per ogni fascia di reddito e fino ad arrivare ad aumenti superiori a 500 euro per chi ha un ISEE superiore a 60mila euro”.
Tra le varie critiche rivolte all’amministrazione c’è anche quella di “aver approvato Il manifesto generale degli studi per l’anno accademico 2019/2020 nonostante il parere negativo unanime della Consulta degli Studenti. Inoltre, nel polo di Pescara, nonostante promesse su promesse che vanno avanti da agosto 2018, tutte le associazioni studentesche si trovano senza sedi associative in cui potersi riunire e svolgere le loro attività”
Non va meglio per quanto riguarda le barriere architettoniche: “Sempre nel polo di Pescara”, segnala ancora l’associazione studentesca, “ci troviamo a segnalare nuovamente una enorme difficoltà di accesso da parte degli studenti disabili, se non addirittura l’impossibilità di raggiungere le aule situate ai piani superiori. Durante i test di valutazione tenutisi nel mese di settembre addirittura degli studenti sono stati costretti a sostenere i test in sedi al piano terra dato che non c’era la possibilità di accedere in carrozzina al piano superiore”. 
Infine, “la D’Annunzio da quest’anno è una delle pochissime università in Italia, se non l’unica, a non offrire ai propri studenti che devono conseguire i 24 crediti formativi del percorso formativo per l’insegnamento, in vista del concorso annunciato dal Ministro Fioramonti per il 2020, la possibilità di ottenere questi crediti in maniera gratuita. Infatti, il PEF24 è stato appaltato all’UNIDAV, Università telematica Leonardo Da Vinci, che offre 12 cfu gratuiti in via telematica e 12 cfu di insegnamenti frontali a 300 euro per gli iscritti alla D’Annunzio mentre le altre università italiane erogano questo servizio gratuitamente ai propri studenti”, conclude la nota.
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