Pescara, periferia senza scuolabus: manca un autista

pignoliPescara. Le scuole elementari della periferia, dopo un mese dalla riapertura dell’anno scolastico, ancora senza scuolabus. Pignoli (Fli) denuncia: “Un pullman fermo nella rimessa, manca un autista”.

“Oltre venti bambini delle scuole elementari di Pescara Colli, di via Rubicone a San Donato e della scuola Rodari di via Stradonetto, dall’inizio dell’anno scolastico sono rimasti senza servizio di scuolabus, pur avendone diritto, secondo i requisiti richiesti”. La denuncia arriva dal capogruppo di Fli al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che ha raccolto le lamentele di alcune mamme fronteggiare il disservizio e la difficoltà di accompagnare i figli a scuola, spesso proprio perché sprovviste di un’automobile. “Guarda caso è sempre la periferia ad essere penalizzata”, polemizza Pignoli, “mi chiedo con quale criterio l’assessorato alla Pubblica Istruzione abbia fatto partire il servizio all’inizio dell’anno scolastico, lasciando a piedi venti bambini”.

Il caso, definito “grottesco” dal consigliere comunale, vedrebbe ancora una volta protagonisti gli autisti: “Uno scuolabus regolarmente funzionante”, riferisce Pignoli, E”rimane parcheggiato nella rimessa comunale per la mancanza di un autista. Cosa incredibile, considerando che a suo tempo è stata effettuata regolare gara di appalto per lo svolgimento del servizio. Si sapeva da metà settembre”, spiega, “che sarebbero occorsi sette scuolabus, e non sei che attualmente svolgono il servizio, per far fronte all’utenza. Invece, a distanza di cinque settimane dall’inizio dell’anno, ci si trova a far fronte ad una situazione umiliante per famiglie”.

La soluzione auspicata è che “l’assessore Renzetti provveda al più presto, anche affidandosi al noleggio di un ulteriore scuolabus con autista”, conclude Pignoli, che fa notare come questa misura sia già attiva per coprire una delle tratte a servizio delle scuole elementari cittadine.

RENZETTI: A PIEDI SOLO I RIDARDATARI

“I venti bambini che oggi non usufruiscono del servizio, e che sono stati inseriti in via straordinaria in una lista d’attesa mai redatta prima d’ora, sono piccoli che hanno presentato con otto mesi di ritardo la propria domanda, ovvero a inizio ottobre anziché a gennaio-febbraio come prevede la norma e il regolamento, per consentire agli uffici di organizzare al meglio il servizio addirittura per il successivo anno scolastico”: l’assessore all’Istruzione Roberto Renzetti replica e rispedice al mittente le accuse di discriminazione, e chiarisce a Pignolci che “le famiglie sono perfettamente al corrente della propria mancanza, ossia di aver presentato in ritardo l’istanza, e sanno che il Comune, proprio per venire incontro alle loro esigenze, si sta attivando in ogni modo, tenendo in debita considerazione le proprie domande, da inserire nel caso ci fossero delle rinunce da parte di altri utenti”.

“Proclami inutili del solito consigliere disinformato”, ribatte Renzetti a Pignoli: “La butta inutilmente sulla discriminazione”, dice, “ma non sa che il servizio di scuolabus interessa 300 alunni esclusivamente delle scuole delle periferie e non certo del centro”.


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