Pescara, prova lo ‘strappo’ in scooter ma la vittima resiste: arrestato 31enne

insolia_kempesPescara. Strappo in piena regola, ai danni di una giovane in bicicletta: arrestato pregiudicato pescarese dopo aver trascinato la vittima con lo scooter. La giovane, però, non ha mollato la borsa.

Il tipico colpo della “strappo”, quello che tipicamente viene attuato per strappare, appunto, la borsetta della povera malcapitata che passeggia sul marciapiede. Ieri sera, invece, il rapinatore sullo scooter ha agito ai danni di una giovane ragazza in bicicletta.

Si tratta del 31enne pescarese Kempes Insolia, pregiudicato per furti e droga, che poco dopo le 21:30 ha adocchiato in sella a un ciclomotore la borsetta che la ragazza portava nel cestino della bici. Prontissimi, però, i riflessi della ragazza, che si è aggrappata al manico della borsa mentre le veniva sfilata sotto gli occhi, e con l’altra mano ha tenuto saldamente il manubrio per non cadere. Un colpo di gas e Insolia è riuscito a trascinarsi dietro borsa e proprietaria, che però non ha mollato la presa e si è fatta trascinare sull’asfalto fino a far cadere anche il rapinatore.

Le grida della ragazza hanno attirato l’attenzone dei passanti e messo in fuga il 31enne, che dopo essersi rialzato con un escoriazione al volto ha inforcato nuovamente lo scooter per allontanarsi. L’intervento dei carabinieri del Nor e le testimonianze fornite hanno reso possibile l’identificaizone del responsabile, rintracciato poco dopo a casa mentre si curava le ferite: sotto casa c’era ancora lo scooter con la marmitta calda e i graffi freschi sulla fiancata sinistra. Lui è stato arrestato e condotto nel carcere di San Donato, mentre la giovane vittima è stata soccorsa e trasportata in ospedale per essere sottoposta alle medicazione delle ferite, guidicate guaribili in 15 giorni.

FRATELLI ‘IN ARTE’

Kempes Insolia è il fratello del 26enne Junior, con il quale condivide la particolarità del nome e la carriera criminale. Il 31enne, negli ultimi anni residente nell’hinterland è stato in passato arrestato per vari reati contro il patrimonio e per spaccio: il più celebre nel 2004, quando fu arrestato davanti al Sert di Pescara insieme ad un folto gruppo che riforniva al dettaglio i ‘tossici’. Il minore, considerato da polizia e carabiniere come uno dei “boss di Fontanelle”, era stato già arrestato per tentato omicidio dopo aver sparato per futili motivi contro una lavanderia di via Benedetto Croce, e pochi giorni fa è stato indagato per la rapina a mano armata al bar-tabacchi di via Tirino. I due insoliti nomi sono dovuto alla passione del padre per il calcio: Mario Kempes, infatti, è un indimenticato numero 10 della nazionale Argentina della fine dei ’70, offuscato negli anni successi da Maradona, al quale cedette la maglia più ambita. Junior, invece, deve il suo nome al fenomeno brasiliano Leo Junior, difensore che vestì la maglia del Pescara di Galeone tra il 1987 e il 1989.

 

Daniele Galli


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