Pari opportunità, il Comune di Teramo cambia lo Statuto e apre le porte alle donne

FOTO_MARCHESETeramo. Il Comune di Teramo cambia lo Statuto e garantisce la presenza delle donne negli organismi rappresentativi, adeguandosi in questo modo alla legge 215 del 2012.

Una legge, come la definisce la Consigliera di Parità Anna Pompili, “non a favore delle donne ma a favore della democrazia”. La consigliera di parità sottolinea il ruolo svolto dall’assessore comunale Mirella Marchese che  anche in Provincia, quale componente della Commissione pari opportunità, durante la consigliatura presieduta dal Claudio Ruffini, si era battuta per questo risultato. E l’ente provinciale, dopo svariate istanze della CPO e grazie all’impegno trasversale di alcuni consiglieri e consigliere, approvò fra i primi in Italia, una modifica statutaria che obbligava al “riequilibrio di genere con la presenza di almeno una donna in Giunta”.

Oggi, a distanza di quasi dieci anni, la presenza delle donne è obbligatoria. “La legge 215 non è una legge a favore delle donne ma è a favore della democrazia – prosegue la consigliera – e sono d’accordo con Mirella Marchese e con la consigliera comunale Manola Di Pasquale quando sottolineano che questa modifica non è per garantire la rappresentanza delle donne, ma per garantire la rappresentanza di genere e avere una società più democratica”.

Il commento della consigliera comunale Alessia De Paulis. “Esprimo soddisfazione per il voto unanime espresso dall’assemblea consiliare col quale è stato modificato lo Statuto comunale, introducendo rispetto alla precedente versione che ‘promuoveva’ la presenza di entrambi i sessi nella Giunta, la ‘garanzia’ dell’adeguata rappresentanza. Così, anche il Comune di Teramo ha approvato una importante modifica, al passo con i tempi e con l’accresciuta sensibilità sociale. Intendo esprimere gratitudine all’assessore Mirella Marchese, che ha curato direttamente la nuova stesura e al Sindaco Brucchi, che ha con convinzione supportato la proposta, mostrando anche in questo caso alta e non comune sensibilità. Ma voglio ringraziare anche l’opposizione, in particolare la Consigliera Manola Di Pasquale, per aver aderito alla proposta e per il lavoro che quest’ultima ha svolto e continua a svolgere in favore della presenza delle donne negli organismi istituzionali. La modifica approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Teramo, si è resa necessaria non solo per conformarsi alla norma nazionale e ad una consuetudine che si afferma sempre più, ma anche e soprattutto per la possibilità offerta alla nostra comunità – anzi ora garantita – di essere adeguatamente rappresentata e di fare delle istituzioni davvero lo specchio della società. E’ bene precisare che la garanzia di genere all’interno della Giunta, non riguarda solo il genere femminile ma tutela anche la presenza maschile, qualora dovesse verificarsi che si formino Giunte monogenere con la prevalente presenza femminile. Sono compiaciuta del significativo passo compiuto oggi, perché – in senso più generale – la presenza delle donne negli enti contribuisce a modificare il loro ruolo nella società. D’ora in poi anche nel Comune di Teramo, le problematiche che riguardano il mondo femminile, finalmente potranno ora essere riconosciute, rappresentate e combattute”.

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