Pescara. Riduzione dei servizi dell’aeroporto a causa della mancanza di personale: la segreteria interregionale Abruzzo-Molise della Fit-Cisl attacca l’Enav.
“Mentre da un lato si evidenzia, a ragion veduta, l’andamento positivo dei transiti nell’aeroporto di Pescara, con una proiezione a fine anno superiore alle 600.000 unità”, afferma una nota del sindacato, “dall’altro registriamo alcune scelte ed altrettanti silenzi, operati dall’Enav, che lasciano perplessi e soprattutto generano non pochi dubbi e preoccupazioni su quello che sarà il futuro del controllo del traffico aereo in Abruzzo. Ci riferiamo in particolare al continuo ricorso alla riduzione dei servizi a causa della mancanza di personale, ovvero le cosiddette contingencies, che di fatto hanno praticamente ridotto ai minimi termini, se non azzerata in alcuni casi, l’attività meteo”.
“E’ bene ricordare come i lavoratori Enav di Pescara hanno già dato un importante contributo in termini di costo del lavoro e di razionalizzazione a seguito del nuovo Ccnl”, prosegue la Fit-Cisl, “Questa situazione deve necessariamente essere garante del mantenimento delle attività oggi presenti in Torre e di certo non giustificherebbe in alcun modo ogni azione aziendale tesa ad un recupero sia in termini numerici (attualmente si è sotto organico) che per quanto attiene il presenziamento giornaliero, ovvero il cosiddetto H24 già messo in discussione nel recente passato”.
“Come Cisl Trasporti”, conclude la nota sindacale, “intendiamo sottolineare queste criticità chiamando tutti i portatori di interessi a prendere in considerazione ogni azione a tutela tanto dei dipendenti e del futuro di Enav quanto delle ricadute negative che scelte aziendali non giustificate potrebbero avere sul futuro dell’aeroporto d’Abruzzo”.