Pescara, il Comandante generale della Guardia Costiera: “Risolvere il problema dragaggio”

Pescara. “Dragaggio e insabbiamento del porto di Pescara sono questioni annose che devono essere affrontate e risolte. Il porto deve ripartire perché un’economia non si può permettere il lusso di non far operare e funzionare i suoi porti”. Così il Comandante Generale della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, l’Ammiraglio Felicio Angrisano, a Pescara per la prima di due giornate di visita.

Angrisano, a Pescara per la cerimonia dei 150 anni del Corpo delle Capitanerie e decennale dell’elevazione di Pescara a Direzione Marittima, ha anticipato che il 30 marzo il comandante regionale Enrico Moretti sarà a Roma per le problematiche del porto pescarese.

Tra le autorità che hanno ricevuto il Comandante c’erano il prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, il prefetto di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis, il presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio, l’arcivescovo di Pescara Mons. Tommaso Valentinetti, il senatore Antonio Razzi (FI), i deputati Vittoria D’Incecco (Pd) e Gianni Melilla (Sel), il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, di Montesilvano (Pescara) Francesco Maragno e di Vasto (Chieti) Luciano Lapenna, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il presidente della Saga, Nicola Mattoscio e il presidente della Camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci.

Angrisano, poi, si è lungamente espresso sull’impregno della Guardia Costiera per l’accoglienza dei migrante: “”La globalizzazione dell’indifferenza e’ l’eutanasia della speranza. Siamo piu’ che mai impegnati in Sicilia per dare aiuto e supporto a chi arriva nel nostro Paese. Il nostro Corpo e’ vivo, ma la generosita’, la grinta, l’entusiasmo e il cuore dei nostri uomini dovranno lottare con i crudeli operatori di carne”, ha detto a proposito dell’opera degli uomini Guardia Costiera in Sicilia.

Per l’occasione il Comandante ha ricevuto da Dino Di Gregorio, presidente dell’Istituto Europeo di Integrazione Culturale “Robert Shuman”, l’opera “Gli Angeli del Mare”, della pittrice pescarese, Antonella Raimondi, ispirata al pensiero di Benedetto XVI che ha definito gli uomini del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera “Angeli del Mare”. “Oggi – ha aggiunto l’Ammiraglio – ci troviamo di fronte ad un popolo nuovo. Quello dei rifugiati. Una Nazione formata da persone alle quali restituire la dignita’ calpestata dalle guerre. Noi cerchiamo di aiutare queste persone ad avere una speranza di vita e un futuro migliore”.

 

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