Chieti. Quella di quest’anno sarà la quarantesima edizione della Via Crucis dei Lavoratori organizzata dalle Acli Provinciali. Si terrà,come di consueto, a Chieti, il 29 marzo prossimo, nel giorno della Domenica delle Palme, sotto la guida pastorale di S.E. mons. Bruno Forte, la “Via Crucis dei Lavoratori”.
L’iniziativa, scaturì da un’idea di Mimmo D’Alessio, con la collaborazione del compianto Padre Ugolino Frasca, storico assistente spirituale delle Acli, e di Leda D’Alessio, che preparò le prime preghiere. Pensata per esser svolta nella zona industriale, al centro della Val Pescara che viveva già i primi problemi, fu poi spostata lungo Corso Marrucino per coinvolgere la Città e per segnare una presenza importante laddove si svolgevano al tempo cortei e manifestazioni sindacali.
La prima delle quattordici stazioni di questa edizione 2015 è fissata per le ore 18,30 davanti alla Cattedrale di San Giustino, l’ultima ci sarà invece alla Chiesa della Trinità, con le restanti stazioni dislocate lungo Corso Marrucino. Ci sarà il commento musicale del Coro del Miserere di Chieti, dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, diretto dal M. Loris Medoro.
Le letture che compongono la Via Crucis, sono state affidate alle diverse associazioni che hanno aderito anche quest’anno all’invito delle ACLI provinciali. Inizieranno alla prima stazione l’Associazione “Assisi Pax International”, L’Ordine Francescano Secolare (OFS)e il Circolo Acli “Padre Ugolino Frasca” Chieti. La seconda stazione sarà affidata all’Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) e all’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi), la terza all’Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Chieti, al Corpo di Polizia Municipale, ai Vigili Urbani in pensione e al Gruppo Protezione Civile di Chieti Nucleo Operativo Teate. La quarta alla Confraternita della Misericordia mentre sarà affidata alla Chiesa Ortodossa del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli la quinta stazione. La sesta stazione al Volontariato Vincenziano. La settima stazione sarà affidata all’UNMS (Unione Nazionale Mutilati per Servizio) quindi l’ottava alla Federazione Anziani e Pensionati (FAP) e al Coordinamento Donne ACLI. La nona stazione sarà affidata al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e alla Croce Rossa Italiana, mentre la decima alla Croce Rossa Italiana, al Circolo Ricreativo Aziendale dell’Ospedale di Chieti e alle Ancelle dell’Incarnazione. L’undicesima stazione sarà curata dall’A.N.F.F.A.S. (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità intellettiva o relazionale). I Giovani delle ACLI cureranno la dodicesima stazione mentre il Corpo della Polizia Penitenziaria della casa Circondariale di Chieti interverrà alla tredicesima stazione. Come consuetudine la Presidenza Provinciale delle ACLI curerà l’ultima, la quattordicesima stazione della Via Crucis.Al termine,ci sarà la benedizione di S.E. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti e Vasto.
“L’invito che, a nome della Acli Provinciali, rivolgo anche quest’anno a tutti affinché partecipino alla Via Crucis dei Lavoratori non è certo per celebrare un evento pur importante, qual è quello della quarantesima edizione -dice il Mimmo D’Alessio, Presidente Provinciale delle Acli di Chieti- ma è per proseguire questa ininterrotta preghiera che abbiamo iniziato nel secolo scorso e che non vogliamo interrompere, perché ci mantiene in filiale relazione con il Padre. La nostra riflessione, che viene dall’impegno quotidiano delle ACLI, sollecita questa preghiera, e presenta a Dio la dignità di donne e di uomini che lavorano: quelli che lo fanno oggi, quelli che hanno fatto crescere e progredire la nostra nazione col proprio lavoro, quelli che attendono di poterlo fare trovandolo il lavoro, quelli che si preparano a farlo formandosi con impegno, quelli che il lavoro lo hanno perso, quelli che lo vivono come momento di precarietà e, con essi, tutte le loro Famiglie. Quando abbiamo iniziato questa bellissima e intensa tradizione, i problemi del mondo del lavoro erano prevalentemente altri. Oggi sono diversi. Quel che non cambia e che resta al centro della preghiera di questa Via Crucis è la dignità dell’uomo che si manifesta anche attraverso il lavoro, oggi segnata forse più dalla tribolazione che dalla gioia ma che è dignità della creatura fatta a immagine di Dio. Per un giorno, più di ogni altro giorno, la fatica del lavoro, la tribolazione per il lavoro divenuto precario, la sofferenza per il lavoro che non c’è le togliamo dalla valutazione economica e sindacale e le mettiamo al centro del nostro discorrere di Figli con il Padre, e -conclude Mimmo D’Alessio- lo facciamo proprio all’inizio della Settimana Santa, nel momento in cui, con la morte e resurrezione di suo Figlio, Gesù Cristo, Egli ci fa il dono più grande: quello della redenzione, del suo sorriso eterno da godere in Paradiso”.