Pescara, in 200 alla fiaccolata per la strage di Parigi. Juliette si scusa con gli islamici VIDEO-FOTO

Pescara. Duecento persone, forse anche di più, riunite oggi pomeriggio in piazza Salotto per la fiaccolata di solidarietà alle vittime della strage terroristica di Parigi, ma non c’erano solo i messaggi a ricalcare lo slogan Je Suis Charlie

Appesi attorno al palco dell’urban box c’erano anche quelli che dichiaravano Je Suis Ahmed, per ricordare il nome del poliziotto di fede musulmana ucciso a sangue freddo dai due terroristi dell’Isis in fuga dalla redazione di Charlie Ebdo. Così come c’erano le bandiere del Kurdistan, a ricordare lo sforzo del popolo che a Kobane sta contrastando l’espansione del “califfato del terrore”, e cartelli che richiamano l’attenzione sulle stragi in nigeria.

E’ stata una manifestazione trasversale, quella pescarese, dove i rappresentanti delle comunità iraniana, bengalese, tunisina, marocchina, senegalese e algerina hanno ricordato ad un unica voce che l’Islam non è equazione diretta con il terrorismo. Accanto a loro le più svariate associazioni cittadine, il sindaco Alessandrini e gran parte della giunta comunale, il Collettivo studentesco, l’Anpi, Amnesty International, Emergency, Pax Christi e tanti altri.

Ma la voce più toccante è stata quella di Juliette, ragazza francese che studia a L’Aquila e, nella giornata della commemorazione a Parigi, oggi non sapeva dove andare per gridare la voglia di un popolo intero di “parlare di libertà, la libertà di essere diversi però tutti uniti”. Ma soprattutto per scusarsi con la comunità musulmana: “Mi dispiace”, ha detto agli islamici presenti la giovane francese, “che oggi voi vi dobbiate giustificare di qualcosa che non avete fatto. Non siete stati voi, sono stati dei pazzi. Vive la libertè!”

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