L’Aquila, studentato per i fuori sede: sottoscritto il protocollo

L’Aquila. Una palazzina in via Salaria Antica all’Aquila con venti appartamenti, nuovi e sicuri, di cui dieci senza barriere architettoniche, di proprietà dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila, messi a disposizione dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) per insediarvi, a partire dal prossimo anno accademico, uno studentato per ospitare circa cento giovani fuori sede: questo in un piccolo polo in un’area di circa mille metri quadrati in cui si insedieranno gli uffici dell’Adsu e verranno realizzati mensa e spazi ricreativi e di socializzazione per gli studenti.

È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato stamani all’Aquila nella sede della Giunta regionale di palazzo Silone tra il presidente dell’Ater, Isidoro Isidori, e il presidente dell’Adsu, Eliana Morgante. L’importante intesa, a cui ha dato impulso tra gli altri l’assessore regionale alla Istruzione, Pietro Quaresimale, sblocca e chiarisce la annosa vicenda legata all’utilizzo della residenza Campomizzi, di proprietà del Ministero della Difesa, che da tempo con atti ufficiali ne richiede la disponibilità all’Azienda per il diritto agli studi: il Dicastero ha concesso la proroga fino al 31 luglio del 2023, quindi lo studentato all’interno della residenza, attivato dall’Adsu e sul quale è stato lanciato un bando, sarà in vigore fino al prossimo mese di luglio. In questo senso, sarà integrato il bando che fissa la scadenza al prossimo 23 dicembre. L’immobile tornerà definitivamente al Ministero il prossimo settembre. Il protocollo d’intesa ha la durata di 6 anni prorogabile di altri sei, secondo le norme sugli alloggi a canone concordato.

Siamo arrivati alla soluzione di problematiche sul tappeto da anni, dopo un duro lavoro che ha coinvolto in una proficua sinergia l’Ater, con il presidente, Isidori, ed i suoi collaboratori, la Regione, in particolare l’assessore Quaresimale, i dirigenti Bucco e Durante, e il direttore generale, Antonio Sorgi, oltre alla struttura dell’Adsu – spiega Morgante -. Lo studentato per l’anno accademico 2022-2023 resterà nella residenza Campomizzi e questo comporta il fatto che gli studenti fuori sede aventi diritto si vedranno riconosciuta per intero la borsa di studio avendo assicurata la continuità dei dieci mesi di soggiorno nella struttura. In questo senso – attacca il presidente dell’Adsu -, sono stati smascherati coloro che in questi giorni hanno approfittato della buona fede dei ragazzi per protestare: si sono rivelate ancora una volta strumentali le azioni ispirate dalla sinistra in campagna elettorale tese a gettare fango sul nostro lavoro ed a creare inutili allarmismi. Queste iniziative poco nobili intellettualmente hanno disorientato gli studenti che ora però possono essere tranquilli. Abbiamo sempre lavorato a testa bassa per assicurare servizi adeguati agli studenti, in particolare coloro che sono fuori sede, senza fare proclami ma parlando a risultato ottenuto. Come accaduto anche in questo caso. Con la sinistra e il Pd che hanno fatto un’altra brutta figura”.

Il presidente dell’Ater sottolinea: “Stiamo lavorando da mesi a questa intesa che stamani ha avuto il suo epilogo positivo, frutto di una sinergia importante tra enti pubblici finalizzata a dare risposte adeguate alla collettività, in questo caso agli studenti che sono il futuro della nostra società. La soluzione adottata porterà alla creazione di una cittadella con alloggi appena ricostruiti, quindi sicuri e confortevoli, e spazi per gli uffici Adsu, mensa e spazi per socializzare. E nel rispetto dei rispettivi compiti istituzionali ha anche un risvolto economico per la nostra azienda”.

In riferimento al percorso amministrativo, tecnicamente, la vicenda sull’utilizzo della Campomizzi si è risolta in questo modo: il Demanio ha preso atto della istanza dell’Adsu e comunicato alla Regione la proroga: l’Ente regionale, ha autorizzato l’Azienda fino al 31 luglio del 2023.

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