Chieti, Di Paolo: ‘Il sindaco latitante’

bruno_di_paoloChieti. “Imperdonabile ‘gaffe’ istituzionale dell’amministrazione comunale di Chieti, che sabato scorso ha colpevolmente disertato l’incontro delle istituzioni locali con l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti in occasione del convegno organizzato dalla ‘Scuola di Regione’ dal titolo ‘Silvio Spaventa- La questione nazionale delle ferrovie’ ”. Così in una nota il segretario politico di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo, attacca l’amministrazione comunale di Chieti.

“Un’occasione unica – prosegue Di Paolo – per poter acquisire direttamente dal numero uno delle Ferrovie dello Stato informazioni inerenti il ruolo attuale e futuro dello scalo ferroviario teatino nel progetto industriale del trasporto nazionale su rotaia.
Uno scivolone non solo di cortesia ma anche e soprattutto di ruolo, particolarmente notato dai presenti nel momento in cui l’organizzatore del convegno Luciano D’Alfonso ha presentato i relatori, tutti di grande valenza istituzionale tra i quali lo stesso Mauro Moretti per le Fs, Legnini, sottosegretario alla presidenza del consiglio ed il leader nazionale della Cisl Raffaele Bonanni, e soprattutto quando sono stati elencati gli ospiti istituzionali tra i quali il presidente della Provincia di Chieti Enrico di Giuseppantonio, il prefetto Fulvio Rocco De Marinis e l’arcivescovo Bruno Forte. Non sappiamo quale sia stata la motivazione che ha indotto il sindaco a snobbare l’incontro. Forse perché organizzato da importanti esponenti del centrosinistra, visto che quando convegni, anche di modesta caratura, sono organizzati dai suoi amici di centrodestra non fa mai mancare il saluto della città? Se fosse così, sarebbe davvero grave perché starebbe a significare che la sua presenza è legata non all’interesse collettivo della città ma all’interesse politico di una parte. Se invece addurrà qualche puerile scusante di comodo, come ad esempio un mancato invito formale, dovrebbe ricordare che una delle principali doti di un amministratore è la lungimiranza, e questa imporrebbe, in certe occasioni, la linea machiavellica di raggiungere l’obiettivo del bene della propria città anche al di là della forma. Infatti, tutti, ma proprio tutti i presenti in sala, hanno puntualizzato e sottolineato che Di Primio, in quanto primo cittadino di Chieti, non doveva e non poteva esimersi dal portare la voce della città all’interno di questo parterre e di questo importante contesto. Insomma, un’altra occasione persa per la nostra città che, a causa di un’amministrazione sempre più latitante, è ormai condannata al completo isolamento istituzionale. Ma ormai le continue distrazioni del sindaco non sorprendono più. Come non notare, visto che praticamente c’erano quasi tutti i sindaci e amministratori d’Abruzzo,  la sua assenza alla Sevel di Atessa in occasione della visita di qualche giorno fa di Marchionne allo stabilimento di Val Di Sangro, il più grande della provincia di Chieti. Così come non è passata inosservata la sua assenza domenica mattina a Bucchianico alla Santa Messa (trasmessa in diretta televisiva RAI 1) per l’apertura dell’Anno Giubilare Camilliano per la commemorazione del IV centenario della morte di San Camillo De Lellis, ricordato con un bellissimo pensiero anche  da Papa Francesco. Una celebrazione che ha visto la presenza di migliaia di fedeli e tanti, tanti sindaci con le fasce di rappresentanza. Tranne quello di Chieti. Ovviamente!”.

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