Tribunale Chieti, Alfano conferma finanziamento per ristrutturazione

tribunale_chietiChieti. Sarà  un emendamento al prossimo decreto Milleproroghe lo strumento con il quale il Ministero di Grazia e Giustizia finanzierà la ristrutturazione del Tribunale di Chieti, dichiarato per metà inagibile dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Lo ha confermato al Presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, il Capo della Segreteria del Ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano, che ha scritto una missiva giunta oggi all’ente, proprietario dell’immobile di piazza San Giustino.

“È stata condivisa” si legge nella lettera “la necessità di apportare una modifica alla legge 77/2009 che possa consentire l’accesso ai fondi previsti per la ricostruzione, limitatamente alle esigenze del tribunale di Chieti, come chiedeva anche un ordine del giorno accolto dal Governo ed approvato il 19 novembre 2009 alla Camera dei Deputati”.

“Questa notizia” ha dichiarato con soddisfazione Di Giuseppantonio “ci conferma l’iter che avevamo immaginato e concordato con il Ministero, la Regione, il presidente del tribunale di Chieti, il Procuratore della Repubblica e l’ordine forense nei numerosi incontri avuti per risolvere il problema strutturale del Palazzo di Giustizia. La Provincia, proprietaria dell’immobile, sebbene non abbia competenze sull’organizzazione logistica del tribunale, di competenza del Comune, è stata sempre pronta a venire incontro alle esigenze manifestate dal mondo giudiziario e forense, mettendo a disposizione anche l’intero stabile di via Arniense dove sono stati ospitati alcuni uffici giudiziari, sacrificando anche il nostro personale e i nostri servizi che lì erano collocati. Siamo soddisfatti del fatto che il lungo, tenace e paziente lavoro di interlocuzione istituzionale, che insieme abbiamo portato avanti sin dal momento del mio insediamento, abbia prodotto i risultati sperati. Il progetto di ristrutturazione del tribunale di piazza San Giustino è già  pronto, grazie alla solerzia degli uffici della Provincia ed ora aspettiamo solo l’approvazione del decreto “Milleproroghe” per iniziare i lavori”. 

 

Impostazioni privacy