Pescara. Questa mattina gli studenti del liceo scientifico Da Vinci di Pescara hanno deciso di occupare l’istituto. Oggetto della protesta la Provincia di Pescara, che, nell’opinione del corpo studentesco, si sarebbe dimostrata inadatta ad affrontare le problematiche dell’edificio scolastico.
Questa mattina, dunque, gli studenti hanno deciso di riunirsi nella palestra del liceo e di bloccare le lezioni. L’obiettivo era quello di creare disagio a tutta l’utenza scolastica, così da richiamare l’attenzione degli enti preposti. Il corpo studentesco protesta contro la trasformazione della struttura in cantiere sin dallo scorso settembre. Non solo. sembra che il terzo piano dell’edificio sia ancora quasi totalmente inutilizzabile, a causa del ritardo dei lavori di ripavimentazione e sostituzione degli infissi. L’aula magna, invece, nella quale erano stati già previsti degli interventi durante le vacanze natalizie, è ancora in attesa di risolvere il problema relativo alle infiltrazioni dell’acqua che hanno causato il crollo del controsoffitto.
“Siamo sinceramente rammaricati per i disagi che gli studenti stanno affrontando all’interno del liceo scientifico “Da Vinci” di Pescara e ci auguriamo che i problemi esistenti con la ditta incaricata di eseguire i lavori vengano superati al più presto”. È stato questo il commento che il presidente e il vicepresidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa e Fabrizio Rapposelli, assessore all’Edilizia scolastica, hanno rilasciato dopo aver appreso la notizia della decisione degli studenti di bloccare le lezioni in forma di protesta.
“Stiamo registrando” spiegano in proposito “un ritardo dell’impresa che deve occuparsi degli interventi. Abbiamo già provveduto ad applicare le penali a questa ditta, essendo ormai scaduto il tempo contrattuale, e non escludiamo di adottare anche altri provvedimenti. Di sicuro non abbiamo sottovalutato o ignorato i problemi di questa scuola, che anzi sono stati opportunamente valutati e messi in cima alla priorità degli interventi da effettuare negli istituti. Stiamo individuando dei percorsi in sicurezza, al “Da Vinci”, per evitare di creare disagi alla popolazione scolastica e la maggior parte dei lavori è stata effettuata in estate, quando la struttura era vuota. Riteniamo, peraltro, di aver già spiegato chiaramente, nel corso degli incontri avuti con gli studenti, tutti i passaggi già seguiti e da seguire, ma evidentemente non è bastato”.
“L’Unione Degli Studenti di Pescara” si legge nella nota “appoggia e sostiene la protesta degli studenti del liceo scientifico “L. Da Vinci” contro l’amministrazione provinciale che non è stata in grado di risolvere i vari problemi strutturali dell’edificio scolastico. Il corpo studentesco si è trovato a svolgere le lezioni in un ambiente ridotto a cantiere edile violando quanto scritto nell’ art. 2 comma 8.d dello statuto degli studenti e delle studentesse che cita: “la scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare la sicurezza e la salubrità degli ambienti che debbono essere adeguati a tutti gli studenti”. Il sindacato studentesco ripone la sua fiducia in questa protesta alla luce di un inconcludente approccio diplomatico di una delegazione di studenti con il responsabile provinciale dell’edilizia scolastica”.