A Casacanditella torna il rito delle Ferchie

farchieTorna la tradizione delle Ferchie a Casacanditella, dove lunedi 16 gennaio l’intera cittadinanza si riunirà per celebrare Sant’Antonio Abate, il patrono delle messi, incendiando alte torri di canne in suo onore. 

L’appuntamento è alle 14.30, quando le ferchie delle singole contrade sfileranno attraverso il centro storico di Casacanditella. Organizzata dal comitato festeggiamenti “Sant’Antonio Abate” con il patrocinio dell’amministrazione comunale, la manifestazione è infatti legata alla tradizione dei rioni, che originariamente incendiavano la propria ferchia mentre i contradaioli facevano festa con grasse libagioni a base del maiale appena ucciso.   

Seguiranno la Santa Messa e la processione, mentre per le ore 18.00 è prevista l’accensione delle torri di canne presso la chiesa dedicata a Sant’Antonio, in via Calcara, la contrada a metà strada tra il centro e Semivicoli.

“È una tradizione che viene da molto lontano – spiega il primo cittadino Giuseppe D’Angelo –. Un rito a cui teniamo molto, che si rinnova di generazione in generazione e che ci riporta alla mente le nostre origini contadine”. 

Non è infatti un caso che Casacanditella abbia deciso di continuare a chiamare “ferchie” le torri di canne da incendiare, come tramanda la lingua dialettale, ricordando in questo modo i tempi in cui i grandi fasci venivano accesi per chiedere la grazia al Santo.      

La festa proseguirà  poi con la degustazione dei prodotti locali tipici e delle crispelle, protagoniste della sagra che animerà  il centro storico con balli e musica fino a notte fonda.

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