Quali sono le percentuali per richiedere la legge 104 per un aggravamento? Scopriamo insieme i dati provenienti dall’INPS.
L’Italia è un paese che garantisce la tutela per le persone con disabilità. Si impegna per attuare diritti riconosciuti per assicurare una piena inclusione sociale. Un buon modo per agevolare la mobilità per le attività personali e lavorative. Sostenere questi processi è importante per cautelare le giuste misure da mettere in atto. I servizi di assistenza, l’accesso facilitato, per esempio per i trasporti, sono riconoscimenti assegnati con un’indennità. La valutazione avviene ricorrendo ad una commissione medica che determina il grado della condizione di handicap.
Essere vicini a persone con particolari patologie è importante per comprendere al meglio le proprie esigenze. Per fare ciò è rilevante essere empatici e solidali, in cui il rispetto è di predominante supporto per offrire aiuto. Bisogna essere in grado di sostenere la loro autonomia, tenendo cura della della propria dignità. La consapevolezza di assistere a pieno la disabilità è un modo concreto per promuovere l’educazione. Significa quindi essere in grado di affrontare sfide e agire di conseguenza.
Ogni persona ha delle proprie caratteristiche che in alcuni casi comportano situazioni di handicap. Uno stato di limitazione non vantaggioso per chi lo vive. Può essere difficile e frustante da affrontare ma nonostante ciò è possibile avere degli appoggi grazie ai benefici previsti dalla 104.
Una legge italiana che qualifica i diritti riguardanti la tutela e il sostegno. Un riconoscimento che va richiesto e certificato in base alla percentuale di gravità diagnosticata. Vediamo quali sono le patologie. L’infermità neurologica, come l’Alzheimer, il Parkinson, sono considerate gravi con il 100% di invalidità.
I disturbi psichici, come la schizofrenia, la depressione, sono valutate invalidanti a partire dal 60% fino ad arrivare ad un massimo di 100%.
Le malattie oncologiche, carcinoma tiroideo, mammella carcinoma stadio III prevedono l’identificazione in base agli esiti della terapia e allo stato critico da 21% al 100%. Le patologie dell’apparato locomotore, come l’amputazione degli arti, presenza di osteoporosi parte dal 80% fino al 100%.
Il riconoscimento dell’infermità uditiva varia in base alla sua funzionalità e percezione arrivando ad un massimo del 80%. L’insufficienza cardiaca, l’aritmia sono determinate in base alle manifestazioni cliniche. Insufficienza renale cronica, l’epatite, la tubercolosi, l’artrite reumatoide, la sindrome di Down, il diabete sono malattie in cui il giudizio finale è stabilito in base ad una valutazione complessiva, in grado di determinare la giusta percentuale invalidante avente diritto alla gravità.