Il cloro sbiadisce l’abbronzatura? Sfatiamo i falsi miti per capire la sua reale azione sulla nostra pelle: il motivo del candore.
Se temete che una giornata in piscina possa mandare in fumo la vostra abbronzatura, rilassatevi: il cloro non è il nemico del colore dorato che avete faticosamente conquistato sotto il sole. Nonostante sia usato come disinfettante nelle piscine, il cloro non ha alcun effetto sulla melanina, la molecola che dà quel bel colore alla nostra pelle. Tuttavia, questo non significa che non bisogna prestare la giusta attenzione agli effetti che può causare.
Se dopo un bel tuffo vi sembra che la vostra abbronzatura sia sbiadita, il colpevole non è il cloro in sé, ma piuttosto la disidratazione che provoca.
Il meccanismo è abbastanza semplice, ma è bene conoscerlo per capire come preservare la propria abbronzatura a lungo termine. Sebbene questa sostanza non sia la causa diretta della perdita di colore, delle mancate accortezze possono far sì che l’abbronzatura vada comunque via prima del dovuto. Ma vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Il cloro rovina l’abbronzatura? Ecco la verità
Quando ci abbronziamo, la pelle si scurisce grazie alla produzione di melanina, una risposta naturale della nostra pelle all’esposizione ai raggi UV del sole. È un meccanismo di difesa che, però, non significa che dobbiamo dimenticarci di usare una buona protezione solare, anche se siamo già abbronzati. Ma torniamo al cloro: questo elemento non interferisce con la sintesi della melanina, né la degrada una volta che è stata prodotta. Quindi, se dopo una nuotata in piscina la vostra abbronzatura sembra meno intensa, non è il cloro ad averla sbiadita, ma piuttosto la pelle disidratata che appare meno luminosa.
Ma allora, cosa fa davvero il cloro nella nostra pelle? Dopo una giornata in piscina, quella sensazione di pelle che ‘tira’ non è solo una vostra impressione. Il cloro, infatti, tende a disidratare la pelle, rendendola opaca e biancastra. Questo avviene perché il cloro può danneggiare il film idrolipidico, quella barriera naturale che protegge la nostra pelle. Senza questa protezione, la pelle perde idratazione e diventa meno compatta e più ruvida.
Ma niente panico: questa disidratazione è temporanea e può essere facilmente risolta con una buona crema idratante. Tuttavia, il mancato utilizzo di prodotti idratanti e la successiva desquamazione, può portare la pelle abbronzata a ‘morire’ prima del dovuto. Il risultato? Un’abbronzatura meno duratura.
Infine, è bene precisare che il cloro è fondamentale per mantenere l’acqua della piscina pulita e libera da batteri, ma la sua azione ossidante può avere effetti negativi anche sulla nostra pelle, occhi e mucose. Per alcune persone, soprattutto quelle con pelli sensibili o con condizioni dermatologiche, il contatto con il cloro può causare irritazioni, prurito o addirittura dermatiti. Ma non c’è bisogno di allarmarsi troppo: le piscine pubbliche sono sottoposte a rigidi controlli e le quantità di cloro utilizzate sono sicure per la nostra salute.