Sai cos’è il risarcimento per “danno esistenziale”? Una nuova sentenza che è stata applicata per il ritardo dei treni.
Le ferrovie nel nostro paese non è che siano proprio il fiore all’occhiello delle aziende italiane! Nonostante tutti gli ammodernamenti e novità degli ultimi anni continuano ad esserci disservizi non degni di un paese civile! I ritardi sono normali, quando sei su un treno e arriva in perfetto orario ti stupisci e non dovrebbe essere così, molte persone raggiungono i luoghi di lavoro con il treno e arrivare regolarmente in ritardo li costringerà a servirsi dell’auto.
Eppure le autorità ci stimolano a non prendere la macchina per non inquinare, per evitare ingorghi nelle città, peccato però che, a quanto pare, non possiamo fidarci della ferrovia. I disservizi sono molti e spesso la mancanza di comunicazione ci fa sentire intrappolati e impotenti: i ritardi a volte non sono motivati o lo sono genericamente e la mancanza di rispetto per noi viaggiatori crea molto disagio. Il ritardo al di sopra di un certo limite di tempo viene rimborsato dalle ferrovie ma per il disagio e le conseguenze del ritardo esiste un risarcimento?
La sentenza è frutto di un contenzioso per una vicenda di ritardo del treno Roma-Cassino avvenuta nel 2012. Un utente è rimasto per 24 ore bloccato sul treno senza cibo. La vicenda è stata raccontata in questi giorni dal quotidiano romano “il Messaggero”: i viaggiatori sono rimasti nei vagoni un giorno e una notte senza cibo; basterebbe già a farci inorridire “24 ore bloccati su un treno” ma invece, gli sfortunati, non hanno neanche avuto qualcosa da mangiare! La motivazione: una violenta nevicata e il blocco di tutte le tratte.
La mancanza di informazioni esaustive agli utenti prima della partenza del treno, ha fatto condannare le ferrovie dal Giudice di Pace prima e dal Tribunale di Cassino poi. Arrivato il contenzioso in Cassazione, la sentenza ha avuto il suo esito e la sua motivazione: risarcimento di 400 euro all’utente, risarcimento delle spese legali di 900 euro più 1000 euro per la responsabilità aggravata.
Nella sentenza i giudici della Corte hanno riconosciuto il danno esistenziale subito dal viaggiatore: il ritardo era prevedibile e le ferrovie avrebbero dovuto provvedere ad ogni precauzione, inoltre, 24 ore di ritardo in quelle condizioni, dimostrano che si è trattato di un vero e proprio disservizio a danno degli utenti.