Sarà capitato a tutti almeno una volta di ricevere una telefonata, rispondere e non trovare nessun dall’altra parte: perché succede e come tutelarsi?
Spesso, nella vita, c’è un rovescio della medaglia per ogni cosa: conseguenze negative o, per lo meno, non proprio piacevoli che riguardano e seguono novità invece apprezzate e vantaggiose. Lo sviluppo tecnologico e informatico è sicuramente l’esempio perfetto.
Sono tanti, infatti, i timori legati al suo inarrestabile progredire. Senza perdersi in ragionamenti troppo complessi, nel piccolissimo, basta pensare alle tante truffe online che, oggi, la fanno da padrone proprio grazie a tali strumenti. Ma non solo. Ti è mai capitato di ricevere una telefonata e non trovare nessuno dall’altra parte? Di che si tratta e perché succede.
Le “chiamate mute” sono una realtà con la quale, oggi, quasi tutti ci troviamo a fare i conti. Ciò che accade è molto semplice: riceviamo una telefonata, spesso da un numero a noi sconosciuto, andiamo a rispondere ma, dall’altro lato, non c’è nessuno. Solo rumori di fondo. E, allora, finiamo per chiederci cosa stia accadendo, per quale motivo qualcuno dovrebbe telefonarci diverse volte nel corso di una settimana, di un mese, per poi tacere. Subito, quindi, pensiamo ad una truffa, come quella del “Wangiri”. Eppure, non sempre si tratta di un tentativo di trappola.
Sebbene siamo ormai così spaventati dalle possibili truffe da temere, giustamente, che ogni telefonata del genere abbia tale scopo, non in tutti i casi le stesse sono frutto di un intento criminoso. Pochi sanno, infatti, che le “chiamate mute” possono essere il risultato di uno schema adottato dai call center per aumentare il numero di telefonate fatte da un operatore.
In parole semplici, alcuni software utilizzati dai call center organizzerebbero chiamate in modo automatico, mettendosi in contatto con diversi numeri in contemporanea. Il numero di tali chiamate sarebbe superiore agli operatori effettivamente disponibili con la conseguenza che, laddove qualcuno risponda prima di noi, sarà dirottato al primo operatore disponibile, mentre noi ci ritroveremo ad ascoltare solo silenzio e rumori di fondo.
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Non solo e sempre truffe, dunque, ma anche questo metodo operativo potrebbero essere alla base di queste fastidiose telefonate. E, ovviamente, ciò che ci interessa è sapere come tutelarci, come arginare la cosa.
Di recente si è parlato di una possibile soluzione sulla quale sarebbero al lavoro Agcom e Ministro delle Imprese e Made In Italy che avrebbe natura tecnica e non legale: una sorta di “filtro”, per dirla in parole semplici. Tuttavia, la strada sarebbe ancora lunga.
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Nel frattempo, dunque, il consiglio per cercare di limitare tali chiamate, è sempre quello di servirsi del registro delle opposizioni.