Mantenere uno stesso numero telefonico è importante per non perdere i contatti: per non perderlo dovete assolutamente evitare di commettere questo errore con la scheda Sim.
Nei primi anni di diffusione dei telefoni cellulari c’era una minore attenzione al numero di telefono ad essi collegato. Questo per un motivo abbastanza semplice, il cellulare era un dispositivo tecnologico sicuramente utile ma ancora accessorio nella nostra vita. Chiunque volesse cercarci poteva farlo contattandoci a casa e dunque ottenendo in quel modo l’eventuale nuovo numero.
Oggi questa possibilità magari esiste anche – c’è chi infatti mantiene attiva l’utenza di casa nonostante tutti abbiano un numero privato collegato al cellulare – ma sono sempre di meno le persone che si contattano tramite telefoni fissi e sempre di più quelle che non possiedono nemmeno un apparecchio telefonico in casa.
Il disuso dei telefoni casalinghi è talmente acclarato che tutte le compagnie telefoniche ormai regalano chiamate illimitate e puntano solo sull’offerta di connessione internet per ottenere nuovi contratti. Tale transizione ha dato maggiore valore al numero cellulare e dunque alla necessità di mantenere in vita una scheda sim.
L’importanza di mantenere il numero di telefono è così grande che anche gli operatori di telefonia mobile hanno compreso che per strappare clienti alla concorrenza è primario garantire nel passaggio anche la transizione del numero (la portabilità).
Oggi dunque ci sono tutti gli strumenti necessari affinché un possessore di utenza telefonica possa mantenere per tutta la vita un singolo numero telefonico. Tuttavia è possibile che la nostra Sim scada e che se non si agisce in tempo si perda anche il numero di telefono ad essa collegata.
Si tratta tuttavia di una possibilità remota, legata al mancato utilizzo o alla mancata ricarica mensile. Come spiegato alla propria utenza dall’operatore Very Mobile, una scheda Sim rimane attiva anche senza ricarica mensile per un anno e scaduto quel lasso di tempo si hanno altri 30 giorni di proroga per effettuare una ricarica prima che venga disattivata, durante i quali sarà possibile ricevere telefonate.
La tempistica allargata non è l’unico fattore che rende complesso questo scenario, visto che l’operatore telefonico si curerà di contattare l’utente varie volte prima che giunga la disattivazione con messaggi e mail che ricordano la deadline prevista dal contratto previamente stipulato.
Anche nel caso in cui si arrivi ai 13 mesi di mancata ricarica e dunque alla disattivazione della Sim (che a quel punto non può ricevere nemmeno telefonate), come spiega sempre Very Mobile, ci sono altri 11 mesi di tempo per richiedere la riattivazione prima che il numero venga definitivamente assegnato ad un altro utente.
Appare abbastanza evidente, insomma, che la disattivazione della Sim e la perdita del numero di telefono possa avvenire solo per manifesto disinteresse dell’utente nel mantenerli o per irrisolvibili e gravissimi (ci si augura che non sia il caso di nessuno) problemi economici che costringono ad ignorare la situazione.