Le virtù fanno parte della tradizione abruzzese e vengono celebrate in un giorno particolare dell’anno.
Forse non tutti sanno che in Abruzzo ci sono alcune tradizioni locali, come le virtù, che vengono celebrate in un giorno specifico dell’anno, specialmente nella loro provincia di origine, in questo caso quella teramana, oltre che in tutta la regione che va dalle montagne dell’Appennino alle costiere dell’Adriatico.
Scopriamo quindi, in questo articolo, di cosa stiamo parlando e perchè le virtù in Abruzzo sono così celebri.
Le virtù teramane rappresentano una delle più radicate delle tradizioni, la cui origine affonda nella notte dei tempi. Stiamo parlando, infatti, del celebre piatto a base di legumi, verdure e paste di vario genere, la cui caratteristica principale è data dalla stagione in cui è possibile utilizzare la varia gamma di verdure e legumi presenti nella ricetta originale.
Il suo nome “virtù” deriva dall’origine degli ingredienti, che tanti anni fa rappresentavano i prodotti più poveri che la terra offriva, al contrario dei tempi attuali, oltre al fatto che la lavorazione degli stessi comportava l’esercizio della pazienza. Altra caratteristica fondamentale, infine, consiste nel giorno in cui queste virtù venivano e vengono, tuttora, celebrate e consumate, ovvero il 1° maggio. Proprio in questo mese, infatti,la natura conferisce ai componenti di esso maggior gusto e sapidità.
La preparazione del patto inizia la sera precedente mettendo a bagno i legumi secchi separatamente, le cotenne in acqua calda con un osso (in ottimo stato) di prosciutto a pezzi e pulendo tutte le verdure. Il giorno seguente si fa avviare la cottura facendo bollire separatamente i vari legumi e le cotenne tagliate a quadratini. Si passa poi alla preparazione di piccolissime polpette, preparate con macinato misto e un po’ di sale, pepe e noce moscata.
Tritate finemente tutte le verdure. In una pentola capiente mettere insieme olio, burro, prosciutto crudo tagliato a dadini e lardo battuto. Unirvi patate, carote, zucchine tagliate a dadini, le polpettine, aglio e cipolla tritati finemente, chiodi di garofano, noce moscata, un cucchiaino di pepe, le fave, i piselli sgusciati, un carciofo tagliuzzato, maggiorana, prezzemolo e una costa di sedano, facendo insaporire il tutto finché il condimento non viene assorbito. Aggiungere le verdure ed attendere per circa 15 minuti. Diluire il tutto col pomodoro e far sobbollire per 5-10 minuti.
Unire i legumi con tutta l’acqua di cottura, far cuocere per 10 minuti circa. Preparare una sfoglia gialla (con uova), una verde (con spinaci), una rossa (con pomodoro) e tagliarle in svariati modi (grandi quadrati, rotondini, tagliolini, fiocchetti, etc.). Far bollire acqua in 2 pentole.
Buttare giù prima qualche agnolotto e tortellino, quindi poco dopo la pasta di grano duro, poca e grossa e a parte, quella impastata, giusto il tempo di farla tornare a galla. Scolare, fermando la cottura con acqua fredda. Riunire tutto nella pentola dei legumi, mescolare ben bene e togliere dal fuoco. Aggiungere abbondante parmigiano, i carciofi e le zucchine indorate e fritte. Il composto così ottenuto va servito dopo circa 2 ore, che dovrà risultare piuttosto compatto.