C’è una paura sempre alta nei confronti del ragno violino. Ma non bisogna cedere al panico per tanti motivi, ed è bene prendere delle necessarie precauzioni.
Il ragno violino ha occupato le prime pagine dei notiziari e dei siti web anche quest’anno. Ad ogni estate si assiste ciclicamente al ritorno prepotente di questo aracnide tra i fattori da temere durante la bella stagione. E purtroppo, a metà agosto, è accaduto anche un caso mortale legato al morso di questo esserino.
Un giovane di 23 anni in Puglia ha perso la vita per le conseguenze di un fatale contatto ravvicinato proprio con un ragno violino. All’inizio la vittima aveva scambiato il tutto per una più innocua puntura di zanzara. Purtroppo alla fine l’esito è stato il peggiore possibile. Ovvio poi che la cosa finisse con l’avere un ampio risalto mediatico, scatenando tutta una ridda di preoccupazioni e di timori tra le persone. Al punto tale che le segnalazioni al pronto soccorso di punture di ragno violino o di presunte tali hanno conosciuto un aumento rispetto alla media.
Tutto ciò ha spinto alcune direzioni sanitarie nazionali dei più importanti ospedali del territorio a dovere diramare delle circolari per tranquillizzare la popolazione. Ed infatti non bisogna lasciarsi prendere dal panico. Perché questo è sempre il primo errore che in molti tendono a fare. È già accaduto altre volte che la stampa, in tutte le sue espressioni – tv, giornali, web – finisse con l’esaltare certi possibili rischi trasmettendo un messaggio sbagliato. Perché non c’è da avere paura più di tanto del ragno violino?
Il morso di questo essere non è particolarmente doloroso. Anzi, spesso e volentieri non lo si avverte, ed i sintomi caratteristici come rossore, gonfiore e prurito emergono a distanza anche di ore. Poi di solito tutto quanto sparisce nel giro di un giorno o poco più. E non è che il ragno violino morda per il gusto di farlo, come può capitare con le vespe che invece sono aggressive di natura.
No: il ragno violino è molto più schivo, tende ad evitare gli altri esseri e se ne sta ben rintanato nella sua tana. Probabilmente è consapevole di non poter avere la meglio, date le sue esigue dimensioni. Gli esemplari più grandi di ragno violino non arrivano a superare i 9 mm di lunghezza. Questo ragno è facile da riconoscere, per la forma del corpo anzitutto. Ricorda proprio un violino od una viola in quanto a sagoma, ha anche una macchia che ne assume la forma sul dorso e ha una colorazione tra il beige ed il marrone. Inoltre ha delle zampe lunghe in relazione al corpo. Ed è dotato di sei occhi anziché otto come invece capita nella maggior parte dei ragni.
Quando il ragno violino morde lo fa solo per autodifesa, perché si sente minacciato. Il suo veleno non è potente, nella maggior parte dei casi. La dose di veleno trasmessa è bassa e porta solo a rigonfiamento e ad arrossamento. Solo se si è veramente sfortunati invece potrebbe succedere di ricevere una più potente citotossina. La quale può essere causa di un edema e di una successiva ulcera necrotica, la quale richiede tempo e cure specifiche per una guarigione completa.
Poi, contrariamente a quanto si crede, il ragno violino è una specie autoctona del bacino del Mediterraneo, Italia compresa, ed è presente qui da sempre. Non è stato importato da altre parti del mondo. Il morso potrebbe avvenire perché mani e piedi – le parti più colpite – possono arrivare a toccarlo senza che una persona se ne accorga.
A quel punto l’aracnide reagisce per autodifesa. Quindi occhio a controllare parti di mobili più nascoste, ma anche l’interno delle calzature. E per finire, è più facile che si veda un ragno violino zampettare in giro di notte. Anche per questo, con tutta probabilità, la Natura gli ha tolto un paio di occhi, essendo un essere prevalentemente notturno. In caso di suo morso, occorre disinfettare la ferita ed applicare una pomata antibiotica. Ed è sempre meglio chiedere un consulto inizialmente al proprio medico di base.