I consumi di un forno elettrico nella stagione più fredda con un’impostazione di 180 gradi per circa un’ora.
Con l’arrivo del freddo e in prossimità del periodo natalizio la tentazione di preparare pietanze più gustose e saporite con l’ausilio del forno è sempre più forte. Che sia un dolce, un arrosto o un timballo l’utilizzo del forno rende i piatti più ricchi e succulenti. Ma bisogna fare attenzione.
Non ci riferiamo alla linea o alla dieta consigliata dal medico, bensì ai consumi connessi all’utilizzo del forno. Oggi questi elettrodomestici sono diffusi soprattutto nella versione elettrica che ha gradualmente preso il posto di quella a gas, molto meno diffusa nelle case delle famiglie. Ma questo elettrodomestico ha un peso particolare nella bolletta e bisogna tenerne conto.
Diamo subito un’informazione importante. I forni elettrici sono certamente più funzionali e moderni rispetto a quelli a gas, ma i loro consumi sono pari a circa il doppio. In genere poi con le dimensioni maggiori, l’assorbimento dell’energia necessaria a riscaldare lo spazio maggiore cresce, con un peso maggiore in bolletta.
Il consumo di un forno elettrico dipende da vari fattori a partire dall’efficienza energetica del modello, dalla quantità di calore necessaria per la preparazione della pietanza, dalle impostazioni, dalla frequenza e dai tempi di cottura. I forni elettrici sono presenti in due tipologie: quella tradizionale, con resistenze e grill e quella multifunzionale, che aggiunge la presenza di una ventola per la circolazione dell’aria calda.
Inoltre i forni elettrici possono essere statici, con cottura più lenta e meno uniforme, e ventilati con una cottura più rapida. Per quanto riguarda i consumi energetici di un forno elettrico non sono costanti, infatti crescono soprattutto nella fase di accensione e di riscaldamento. A 180 gradi un forno elettrico impiega 800 Wh nei primi 20 minuti di accensione, 1.000 Wh (1 kWh) dopo 60 minuti e 1.500 Wh dopo 90 minuti.
Anche la classe energetica ha molta importanza, una classe energetica A consuma circa 1 kWh l’ora, mentre una classe energetica G impiega circa il 100 per cento in più. Quindi è evidente che gli elettrodomestici più moderni hanno un funzionamento più efficiente e garantiscono consumi minori. Naturalmente un forno di grandi dimensioni, o cotture frequenti ad alte temperature necessitano comunque di consumi maggiori.
Le prestazioni migliori dal punto di vista energetico si possono avere anche con l‘utilizzo di un forno ventilato, con risparmi fino a un terzo dell’elettricità, in virtù dell’aria calda che circola all’interno. Quindi occorre consapevoli del peso in bolletta di un forno elettrico, uno degli elettrodomestici più importanti, ma anche più dispendiosi della casa.