La pompa di calore è una valida alternativa alla costosa caldaia a gas, ma pochi sanno quanto duri nel tempo e come avviare la manutenzione.
Il cambiamento climatico sta indubbiamente influenzando le scelte energetiche di milioni di persone in tutto il mondo, poiché le tradizionali caldaie a gas rilasciano molte sostanze inquinanti nell’atmosfera. Gli italiani devono inoltre combattere contro il famoso caro bollette, che innalza maggiormente le spese familiari. Per questo motivo, tantissime persone stanno cercando una valida alternativa alle tradizionali caldaie.
I dispositivi più richiesti in questo momento sono senza dubbio le caldaie elettriche, i pannelli radianti agli infrarossi, le stufe a pellet e la moderna pompa di calore. Quest’ultima ha un funzionamento simile a quello di un comune elettrodomestico, anche se ha una caratteristica che lo differenzia da tutti gli altri: la pompa di calore estrae infatti il calore dall’esterno per riscaldare la casa.
I segreti della pompa di calore
Questo innovativo dispositivo riesce quindi ad attingere calore dall’aria, dal terreno, dall’acqua di falde, dai laghi e dai fiumi. In altre parole, cerca di estrarre il calore presente nell’ambiente e di trasferirlo nell’abitazione. Tuttavia, la temperatura di queste fonti naturali non è altissima, lo strumento deve quindi alzarla attraverso un processo che si basa sull’effetto Joule-Thomson.
Quest’ultimo afferma che la temperatura di un gas può innalzarsi dopo una compressione o un’espansione. Ciò significa che quel calore assorbito dalla natura viene in seguito compresso e poi rilasciato nella casa. Quanti anni dura allora un dispositivo del genere? Innanzitutto, bisogna ricordare che tutto dipende dal modello e dalla qualità della pompa di calore acquistata.
Tuttavia, con una corretta manutenzione potrebbe durare mediamente 15-20 anni. Ci sono inoltre dei casi in cui è arrivata addirittura a 25 anni di vita. La spese sostenuta inizialmente viene quindi recuperata nel giro di 5-7 anni, grazie agli enormi risparmi energetici sulla bolletta.
Le pompe di calore hanno ovviamente molte varianti: ci sono infatti quelle ad “aria-acqua”, ad “aria-aria”, a “terra-acqua” oppure quelle ad “acqua-acqua”. Ad esempio, la pompa di calore ad “aria-acqua” estrae il calore dall’aria e, successivamente, avvia il processo per innalzare la temperatura e per diffonderlo nell’abitazione.
La pompa di calore a “terra-acqua”, invece, attinge il calore dal terreno, ha quindi bisogno di un sistema apposito formato da sonde geotermiche. Questa tipologia di dispositivo è perfetta per gli ambienti freddi, in particolar modo per le zone di montagna. In seguito, è possibile acquistare anche una pompa di calore ad “acqua-acqua”.
Quest’ultima sfrutta l’acqua sotterranea per estrarre il calore necessario a riscaldare la casa. Il suo acquisto è ovviamente consigliato a tutti coloro che possiedono una fonte di acqua sotterranea. In conclusione, per allungare la vita della pompa di calore bisogna curare necessariamente la manutenzione del dispositivo. Un altro consiglio molto utile è quello di adattare le temperature e il riscaldamento alle proprie esigenze e alle caratteristiche della casa.