Nella notte tra sabato 29 marzo e domenica 30, torna l’ora legale e dovremo spostare le lancette degli orologi avanti di 1 ora.
L’unico dato evidente e che dormiremo 1 ora in meno ma sono tanti i pro e i contro dei due cambi all’anno che facciamo con l’ora legale e quella solare. E c’è da fare molta attenzione. Si parla di eliminarla ormai di decenni ma lei resta al suo posto: torna l’ora legale nella notte tra il 29 e il 30 marzo. Con tutto ciò che ne consegue, notizie buone e meno buone.
Siamo sempre sopravvissuti ai cambi d’orario, è vero ma ci sono delle possibili conseguenze sulla nostra salute che sarebbe meglio non sottovalutare e i medici lo confermano senza creare allarmismi inutili di cui siamo pieni dalla pandemia di Covid ad oggi.
Indubbiamente l’ora legale è un vantaggio economico di grande rilievo, anche per le famiglie. Perché nasce proprio con l’intento di sfruttare di più la luce solare e dunque di consumare molta meno energia elettrica. Sicuramente fino ad ottobre, quando tornerà l’ora solare, le bollette di luce e gas saranno più leggere. Ma ci sono anche delle conseguenze meno positive e riguardano la salute.
Abbiamo parlato dell’indubbio vantaggio economico che ne deriva dal ritorno dell’ora legale: al mattino ci sveglieremo con un po’ meno luce ma le giornate dureranno di più e ci sarà luce solare almeno fino alle 18, per ora, e fino alle 21 in piena estate. Quindi più sole, più caldo, meno costi per l’energia elettrica, ad eccezione dei condizionatori nei mesi con più calura. La Commissione Europea proponeva che entro ottobre 2019 ogni stato europeo decidesse se adottare, durante tutto l’anno, l’ora solare oppure quella legale. Ma come vedete nulla si è mosso.
Eppure è indubbio che avere ritmi più costanti tutto l’anno dal punto di vista della salute può essere vantaggioso, soprattutto per quanto riguarda i naturali ritmi circadiani. Il nostro corpo è progettato per seguire questi ritmi e ogni variazione, anche di una sola ora, può influenzare la secrezione di ormoni e la qualità del sonno e della veglia. La mancanza costante di questi ritmi può diventare un problema soprattutto per chi soffre di pressione alta o problemi di cuore.
Secondo i medici, il cambio dell’ora ha sul nostro organismo lo stesso effetto di un piccolo jet-leg. Se e quando i problemi del sonno si protraggono, potrebbe essere opportuno consultare uno specialista. Il cambio d’ora disturba il sonno e la concentrazione. Uno studio dell’Università di Stoccolma riportava un’incidenza del 4% in più di attacchi cardiaci nella settimana successiva l’introduzione dell’ora solare o legale, in prevalenza nelle persone più anziane.
Il tempo richiesto dall’organismo per adattarsi alle nuove condizioni è soggettivo: dipende dalla condizione di sonno da cui partiamo, dagli schemi lavorativi e dalla possibilità di adeguarsi ai nuovi orari.