Il riciclo virtuoso dei vecchi pneumatici è importantissimo dal punto di vista ambientale. Fortunatamente questi possono essere smaltiti e riutilizzati in maniera creativa.
Ogni anno centinaia di miglia di pneumatici usurati finiscono, nella migliore delle ipotesi, per accumularsi in discariche e carrozzerie di auto dismesse se non finiscono gettate in fiumi e lasciate per strada rappresentando uno dei grossi problemi in caso di calamità naturali. Il loro smaltimento o riciclo diventa quindi fondamentale e un tema sempre più centrale in questi ultimi anni; fortunatamente gli pneumatici possono essere riutilizzati in maniera semplice e creativa, così come più facile sta diventando lo smaltimento.
Secondo i dati di Emission Analytics, ogni anno sono prodotti quasi 2 miliardi di gomme per auto, moto e mezzi di traino; si tratta di numeri insostenibili se non si attiva la giusta catena di riciclo e smaltimento. Il danno più grave è indubbiamente quello ambientale; se non trattati adeguatamente, infatti, gli pneumatici possono rilasciare zinco, benzene e piombo finendo per inquinare suolo, acqua e aria. Il loro accumulo poi rappresenta un ulteriore problema, rappresentano un aumento di rifiuti da smaltire ma anche un rischio maggiore di provocare incendi che possono causare gravi danni ambientali.
Va da sé che questi motivi devono bastare a far capire quanto sia importante il riciclo e il corretto smaltimento degli pneumatici che portano anche il vantaggio di ridurre le emissioni di C02 nell’aria. Fortunatamente le catene di smaltimento e di riciclo si stanno facendo sempre più performanti determinando anche un valore economico aggiunto ai soli motivi ambientali.
Lo smaltimento e il riciclaggio degli penumatici usurati conviene anche perché si tratta di oggetti realizzati con materiali di un certo valore che possono essere recuperarti e riutilizzati. La gomma degli pneumatici è infatti composta da polimeri che mantengono la loro composizione anche dopo il riciclo; la cosa bella di questo processo è che da essa possono essere ricavate nuove gomme, ma anche acciaio o fibre tessili da utilizzare poi nei settori più diversificati.
In buona sostanza il riciclo corretto degli pneumatici permette di risparmiare sulle risorse naturali riducendo la dipendenza dalle materie prime vergini. Con lo smaltimento, solo in Italia, si stima un risparmio annuale di 22,6 milioni di litri di petrolio 16mila tonnellate di altre materie prime.
Ma come si smaltiscono correttamente gli pneumatici? Il nostro Paese ha regolarizzato la gestione degli pneumatici usurati nel 2011 con il dlgs. n.82 che prevede regole stringenti per una gestione che sia prima di tutto sostenibile. È indispensabile rivolgersi a professionisti del settore, nello specifico gommisti e autofficine che sono tenuti al ritiro e a garantire il corretto smaltimento degli pneumatici. È bene sapere però che i costi di smaltimento sono a carico di deve smaltire. Nel momento in cui si acquistano nuovi pneumatici c’è un sovrapprezzo di circa 3 euro a ruota che rappresenta la tassa di smaltimento degli pneumatici dismessi.
Una tassa che si rende necessaria in virtù del lungo processo di smaltimento a cui devono essere sottoposti i prodotti; dalla selezione alla triturazione passando per la divisione dei materiali e così via.
Negli ultimi anni però gli pneumatici hanno trovato un nuovo impiego anche nel design di arredamento domestico e non. Sono sempre più usati -dopo un processo di pulizia e modifiche- per abbellire spazi urbani pubblici, come panchine o fioriere ma anche giochi come le altalene. Per quanto riguarda l’arredamento domestico, invece, sono utilizzati per realizzare ottomani e tavolini da caffè da mettere in bella mostra in casa.
Un mercato del riciclo e dello smaltimento che è sempre più in crescita: le previsioni parlano di un settore che varrà 49 miliardi di dollari entro il 2030.