Le ciliegie costano un occhio della testa: fino a 20 euro al chilo, perché?

Per quale motivo ci costa così tanto comprare le ciliegie? Il loro prezzo ha raggiunto delle proporzioni tali da lasciare un buco in portafogli e borsellini.

Le ciliegie sono arrivate a costare tantissimo, con anche venti chili al prezzo come prezzo che è possibile trovare dall’ortofrutta o negli appositi reparti di supermercati, discount e negozi di alimentari. Mai si era vista una cosa simile, con le ciliegie che sono da considerare alla stregua di pepite d’oro. Le amano tutti, le ciliegie, con la loro dolcezza che fa si che una tiri l’altra, come si suol dire. Assieme alle fragole, le ciliegie rappresentano i doni più belli che la stagione primaverile ci possa fare.

Ciliegie in un cestino
Le ciliegie costano un occhio della testa: fino a 20 euro al chilo, perché? – abruzzo.cityrumors.it

Peccato però che ora godere della dolcezza delle ciliegie ci costi un bel po’. E ci sono dei motivi gravi che hanno portato a questa situazione estremamente critica. Sulla questione si registrano le dichiarazioni di alcuni esperti e protagonisti del settore cerasicolo, che hanno illustrato il come ed il perché del raggiungimento di un prezzo delle ciliegie così alto e pesante per le tasche di tutti noi. Perché questi frutti sono arrivati a costare così tanto?

Perché le ciliegie costano così tanto?

Purtroppo il raccolto di quest’anno non è stato abbondante come in passato. Alcuni eventi climatici avversi ed al tempo stesso inaspettati hanno portato a settimane in cui si sono alternate alluvioni e siccità. Questa cosa ha messo sotto stress gli alberi di ciliegie, che hanno dato pochi frutti. In altre situazioni le ciliegie sono andate a male sempre per questo motivo. La Puglia rappresenta il territorio dove più si coltivano ciliegie, ed è stato colpito in maniera molto dura, addirittura con un deficit produttivo inferiore a cinque quintali per ettaro.

Ciliegie fresche in un cestino di vimini
Perché le ciliegie costano così tanto? – abruzzo.cityrumors.it

Le conseguenze di questa situazione sono evidenti sui prezzi e sulla disponibilità di ciliegie. Con rese così basse, la scarsità di prodotto si fa sentire sul mercato, con il prezzo al chilo che ha raggiunto punte di 20 euro nelle grandi città come Milano, e una media che si aggira tra i 10 e i 15 euro. Un incremento che, inevitabilmente, frena il consumo, sia a livello domestico che nei mercati esteri, contribuendo a creare una sorta di “anello mancante” tra domanda e offerta.

Nonostante tutto, il settore cerasicolo pugliese non si dà per vinto e continua a portare avanti iniziative di valorizzazione e promozione. Tra queste, si segnala la presentazione, avvenuta il 29 maggio al Senato, della tradizionale “Sagra della Ciliegia” dei territori di Turi e Conversano, un evento che ogni anno rappresenta un momento di celebrazione e di attaccamento alle tradizioni locali. La presenza di questa manifestazione, anche in un anno così difficile, testimonia la voglia di salvare e rilanciare l’intero comparto, che coinvolge intere comunità economicamente e culturalmente legate alla produzione di ciliegie.

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Come contrastare questa situazione difficile

Per fare fronte a queste difficoltà, sarebbe d’uopo mettere su una maggiore capacità di aggregazione tra le aziende, molte delle quali sono di dimensioni molto contenute. La media delle aziende cerasicole pugliesi è inferiore ai due ettari, e questo rende difficile affrontare investimenti per innovazione varietale e nuovi impianti.

ciliegie fresche bagnate
Come contrastare questa situazione difficile – abruzzo.cityrumors.it

La ricerca di varietà più performanti e resistenti, come la rinomata ciliegia Ferrovia, diventa quindi una priorità assoluta allo scopo di migliorare la competitività e la sostenibilità del settore. E bisognerebbe fare in modo che i produttori possano usufruire appieno delle opportunità di finanziamento e di supporto offerte da bandi regionali e contratti di filiera nazionali.

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Ma finora le risorse messe a disposizione sono risultate insufficienti rispetto all’importanza del settore, e auspica un aumento delle risorse pubbliche dedicate a questo comparto strategico per l’agricoltura pugliese e italiana.

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