Siamo abituati a vederla in casa come decorazione natalizia solo per un mese all’anno, ma dietro la sua ideazione c’è una funzione più importante e nella sua composizione un significato simbolico oggi sconosciuto ai più.
Ci siamo! Il Natale sta per arrivare e prima ancora del giorno fatidico – l’8 dicembre – sono tantissime le persone che stanno già pensando acquistare gli addobbi da mettere in casa per celebrare l’arrivo della festività. Il centro della stanza sarà sicuramente occupato da un albero luminoso e gravido di addobbi sotto al quale verranno piazzati i regali per amici e familiari, c’è chi poi aggiunge soprammobili rappresentanti figure tipiche del periodo (sacre o laiche), chi crea uno spazio per il presepe.
C’è anche chi ama decorare le parte aggiungendo delle ghirlande, oggi ce ne sono di vario tipo, con forme anche meno tradizionali che vanno per la maggiore. Altri luoghi tipici per posizionare una ghirlanda sono il camino e l’esterno della porta di casa. Insomma questo addobbo è molto popolare e anzi in questi ultimi anni sta guadagnando sempre più spazio nelle nostre case.
Tradizionalmente di forma circolare, è composta da due rami di abete intrecciati tra loro e decorata con pigne, fiocchetti e campanelline. I più nostalgici la piazzano in orizzontale per porre al centro un vassoio con 4 candele. Si tratta della sua composizione originaria che non è stata ideata in Italia, ma in Germania, più precisamente ad Amburgo, dal teologo ed educatore Johann Hinrich Wichern nel 1839.
In origine la ghirlanda non era un semplice ornamento, bensì una specie di calendario dell’avvento, motivo per cui l’ideatore la chiamò Adventskranz, appunto “Corona dell’Avvento”. La prima versione prevedeva due rami di abete intrecciati sulla ruota di un carro all’interno della quale si poggiavano 24 candele, 20 di piccole dimensioni e 4 più corpose.
Ma cosa portò il teologo a crearla? Lo scopo era quello di permettere ai bambini dell’orfanotrofio di Amburgo nel quale lavorava di poter tenere conto dei giorni che mancavano al Natale: le candele piccole rappresentavano i giorni della settimana, mentre quelle grandi le domeniche. Inizialmente l’idea prese piede solo nella parte protestante della Germania, ma con il tempo gli orfanotrofi di tutto il Paese ne ebbero una.
Per quanto riguarda il significato simbolico legato al cristianesimo, la forma circolare della ghirlanda sta ad indicare la resurrezione di Cristo, le candele la luce del mondo che si accende fino a risplendere di luce propria nel giorno in cui nasce Gesù. Il verde delle foglie sta ad indicare la speranza e la vita eterna. Anche il colore dei fiocchi che adornano le candele hanno un significato simbolico: il rosso sta ad indicare la passione e lo Spirito Santo, il viola invece la trasformazione e il passaggio.