In queste 3 date di agosto non potrai andare al mare: sciopero degli stabilimenti balneari

Segna con molta attenzione sul calendario queste tre date. Non potrai andare al mare perché c’è uno sciopero incredibile.

Cosa c’è di meglio che rilassarsi al mare in estate? Si attende un anno intero per potersi godere le vacanze sdraiati in spiaggia e a fare un bagno al mare, anche per sfuggire dalle altissime temperature che stanno raggiungendo le nostre città.

Agosto: 3 date in cui non potrai andare al mare
In queste 3 date di agosto non potrai andare al mare: sciopero degli stabilimenti balneari- Abruzzo.cityrumors.it

Per chi sta progettando di andare al mare ad agosto, però, c’è una brutta notizia. In 3 date del prossimo mese, infatti, ci sarà lo sciopero degli stabilimenti balneari e ciò causerà non pochi problemi ai bagnanti che avevano in progetto di andare al mare in quei giorni.

Le 3 date di agosto in cui non potrai andare al mare: quando ci sarà lo sciopero degli stabilimenti balneari

I sindacati dei balneari Sib, aderente a Fipe-Confcommercio, e Fiba-Confesercenti hanno stabilito lo stop ai servizi degli stabilimenti balneari di tutta Italia per 3 date di agosto. 

Agosto: le date in cui ci sarà lo sciopero degli stabilimenti balneari
Attenzione a questi tre giorni di agosto, non potrai andare al mare- Abruzzo.cityrumors.it

Turisti e villeggianti che hanno acquistato abbonamenti dei servizi o che volevano noleggiare ombrelloni e lettini in quei giorni, dunque, si troveranno a vivere non pochi disagi. Il calendario infatti prevede 3 giorni di “serrata” (sciopero delle imprese) con cadenza ogni 10 giorni. Le date da segnare sono: 

  • 9 agosto chiusura per 2 ore
  • 19 agosto chiusura di 4 ore
  • 29 agosto chiusura per 6 o 8 ore

Questi scioperi, però, non sono dei capricci o fatti per non lavorare. Infatti, alla base della protesta c’è la Direttiva europea Bolkenstein che costringe a mettere a gara le concessioni entro il 31 dicembre 2024. Il rischio di poter perdere queste concessioni è alto e dunque vengono richiesti aiuti e indennizzi adeguati, specie nei casi dove gli investimenti dei privati hanno portato anche alla realizzazione di bar, bagni, piscine, e così via. 

Dunque chi ha investito tanto nel settore del turismo estivo balneare può vedersi annullati anni di sacrifici in un baleno. Nei comunicati stampa le categorie, che rappresentano circa 30.000 aziende dislocate in tutta Italia, parlano di un ultimatum che sarà decisivo e che ci sarà il 9 agosto.

Quando chiuderà il Parlamento per la pausa estiva, se non sarà stato varato un provvedimento legislativo chiarificatore della questione concessoria, chiuderemo gli ombrelloni di tutta Italia, queste le parole dei comunicati.

Sono mesi che i sindacati invocano questo provvedimento, con l’appoggio di altre categorie affini e gli enti locali ma per ora le loro parole sono rimaste inascoltate dal Governo, che sta lasciando ogni iniziativa agli enti concedenti (bandi di comuni e autorità portuali, a seconda dei casi) senza ancora una regolamentazione nazionale.

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