Figura tra gli inconvenienti più comuni, ma per arginare il gonfiore addominale è possibile intervenire in modo che non crei più alcun disagio.
Il gonfiore addominale può presentarsi saltuariamente, dopo un pasto fin troppo abbondante. Oppure può anche essere cronico e manifestarsi ogni volta dopo avere mangiato qualcosa a cui il tuo organismo non è particolarmente incline. Fatto sta che è sempre meglio curarlo e lenirlo.
Ci puoi riuscire con alcuni ritrovati naturali e che non costano niente. L’alloro, noto scientificamente come Laurus nobilis, è una pianta aromatica che ha trovato un posto speciale nelle cucine di tutto il mondo. Non solo si distingue per il suo aroma caratteristico, ma è anche un simbolo di saggezza e gloria, risalente ai tempi antichi.
Oggi la sua popolarità è in gran parte dovuta alla versatilità delle sue foglie, che possono arricchire una vasta gamma di piatti, rendendolo un ingrediente irrinunciabile per chi ama cucinare. Le foglie di alloro sono tra gli aromi più utilizzati in cucina, grazie al loro sapore delicato e speziato. Vengono comunemente impiegate per insaporire brodi, minestre e zuppe. Aggiungere una o due foglie di alloro durante la cottura non solo migliora il sapore, ma contribuisce anche a creare un piatto più armonioso e ricco.
Ma l’alloro è un ingrediente molto usato anche per la preparazione di stufati, arrosti e carni brasate. La lenta cottura esalta le sue proprietà aromatiche, rilasciando oli essenziali che donano ai piatti un gusto erbaceo e leggermente balsamico. Cosa che lo rende particolarmente adatto anche per piatti a base di legumi, come fagioli e lenticchie, poiché aiuta a ridurre la sensazione di pesantezza che tali alimenti possono causare.
In ambito conserviero, l’alloro gioca un ruolo importante nella preparazione di sottaceti e conserve. Le sue proprietà antimicrobiche non solo arricchiscono il sapore di questi prodotti, ma contribuiscono anche alla loro conservazione, rendendo l’alloro un alleato prezioso per chi ama le preparazioni casalinghe. Non dimentichiamo il bouquet garni, un mazzetto di erbe aromatiche legato, spesso utilizzato per insaporire salse e fondi di cottura.
Oltre ai suoi utilizzi culinari, l’alloro è noto anche per i suoi molteplici benefici per la salute. Le foglie possono essere utilizzate per preparare infusi che favoriscono la digestione e alleviano il gonfiore addominale. La tisana di alloro, ottenuta da foglie fresche o essiccate, è un rimedio naturale apprezzato per combattere raffreddori e influenze, grazie alle sue proprietà espettoranti.
In alcune culture, l’alloro viene anche bruciato in casa per purificare l’ambiente e allontanare gli insetti. Questa tradizione dimostra come l’alloro possa essere apprezzato non solo per il suo uso in cucina, ma anche come rimedio naturale e per la cura dell’ambiente domestico.
Questa pianta rustica e resistente sembra fatta apposta per la coltivazione in vaso o in giardino. Per garantire una crescita sana, è essenziale posizionarlo in un luogo soleggiato o parzialmente ombreggiato. Sebbene l’alloro tolleri la siccità, è importante fornire un’irrigazione regolare durante i periodi più caldi, specialmente per le piante più giovani o quelle in vaso. È fondamentale evitare ristagni d’acqua, poiché possono causare marciume radicale.
La potatura è un altro aspetto cruciale per la cura dell’alloro. Questa pratica non solo mantiene la pianta ordinata e compatta, ma stimola anche la produzione di foglie aromatiche fresche. Si consiglia di potare l’alloro in primavera o alla fine dell’estate, rimuovendo rami secchi o malformati per favorire una crescita sana.
Le foglie di alloro possono essere raccolte in qualsiasi momento dell’anno, ma quelle più giovani tendono ad avere un aroma più intenso. Dopo la raccolta, le foglie possono essere utilizzate fresche od essiccate. Per essicare le foglie, è sufficiente disporle in un luogo asciutto e ben ventilato, lontano dalla luce diretta del sole. Una volta essiccate, è consigliabile conservarle in un contenitore ermetico per mantenere intatti aroma e proprietà benefiche.