Alcuni alimenti che tutti consumiamo abitualmente contengono un ingrediente che può scatenare una malattia molto pericolosa. Vediamo di cosa si tratta.
Siamo sicuri al 100% che la nostra alimentazione sia sana? E che siano sani i prodotti che facciamo mangiare ai nostri figli? Se un tempo ci si poteva anche nutrire “a istinto” in quanto gli alimenti ultra processati o confezionati rappresentavano un’eccezione, oggi la situazione è completamente diversa.
La nostra dieta, lo sappiamo tutti ormai, dovrebbe basarsi principalmente su prodotti naturali e non lavorati come la verdura e la frutta di stagione, i cereali integrali, i legumi, la frutta secca, l’olio extra vergine di oliva, le uova, il pesce, un pochino di carne proveniente da allevamenti non intensivi oppure proteine vegetali non elaborate come, ad esempio, il tofu e il tempeh.
Il problema è che, vuoi per la mancanza di tempo vuoi per i nuovi trend, in casa nostra, sempre più spesso, entrano cibi molto elaborati e lavorati. Un nuovo studio ha messo in luce che alcuni alimenti come il gelato e il latte di soia o alcuni tipi di frullati già pronti contengono un ingrediente che potrebbe addirittura scatenate una malattia serissima.
Quando mangiamo ci lasciamo guidare dal gusto e non sempre leggiamo con attenzione cosa contengono gli alimenti che introduciamo nel nostro corpo. Errore gravissimo perché alcuni ingredienti possono essere davvero nocivi per la nostra salute e favorire lo sviluppo di malattie gravi.
Troppo spesso sottovalutato, una delle patologie più gravi – e purtroppo più diffuse – è il diabete di tipo 2. A differenza del diabete di tipo 1 che è una patologia autoimmune, il diabete di tipo 2 è una malattia metabolica e dipende, soprattutto, dalla nostra alimentazione. Tutti sappiamo che dobbiamo cercare di evitare – o limitare il più possibile – i dolci e gli zuccheri raffinati contenuti negli snack, nei biscotti e in molti cibi industriali.
Ma non è solo lo zucchero l’ingrediente da cui dovremmo stare alla larga. Altrettanto pericolosa potrebbe essere la carragenina, conosciuta anche con il nome di “E 407”. Si tratta di un addensante utilizzato in molti prodotti di uso comune. La carragenina, in base a nuovi studi, potrebbe danneggiare il nostro intestino destabilizzando i livelli di zucchero. Questo potrebbe poi causare l’insorgenza di diabete di tipo 2 e anche di tumori. I cibi in cui è maggiormente presente sono il gelato e il latte di soia e alcuni tipi di frullati già pronti.
Il nuovo studio – condotto dall’università Heinrich Heine di Dusseldorf – ha coinvolto persone molto giovani, tutte di età compresa tra i 27 e i 31 anni. Per due settimane i pazienti hanno assunto 250 mg al giorno di carragenina. Al termine delle due settimane sono stati sottoposti a risonanze magnetiche su cervello e intestino.
I risultati non hanno lasciato molto spazio a dubbi: in tutti la sensibilità all’insulina – l’ormone che regola l’assorbimento di zuccheri nel sangue – si era ridotta e il fegato iniziava a mostrare i primi segnali di sofferenza. Non solo: nel cervello è stata riscontrata un’infiammazione dell’ipotalamo, l’area che è preposta al metabolismo degli zuccheri.
Non è ancora tutto: dopo solo 2 settimane di assunzione di carragenina l’intestino tenue risultava permeabile. Questo significa che era più debole nei confronti degli attacchi di batteri che possono causare malattie molto serie tra cui anche le neoplasie.