Avere a casa tutto ciò che serve in soli 15 minuti potrebbe essere la svolta per Amazon e anche per i suoi clienti abituali: ecco in cosa consiste il quick-commerce e quando potremo usufruirne.
La diffusione di Amazon ha portato ad un lento ma progressivo e inesorabile cambiamento nelle abitudini di acquisto degli italiani. La possibilità di acquistare qualsiasi prodotto comodamente da casa, con in più la convenienza di prezzi decisamente inferiori a quelli degli store fisici ha fatto la differenza, con in più il plus che i tempi di attesa sono diventati via via sempre minori.
Adesso che il gigante dell’e-commerce è radicato su tutto il territorio nazionale, per la maggior parte degli ordini i tempi di spedizione non superano le 48 ore. Inoltre si può anche decidere di indicare un punto di recupero del pacco nei pressi dell’abitazione di residenza nel caso in cui nei giorni in cui dovrebbe avvenire la consegna non si è in casa.
Immaginate adesso a cosa potrebbe succedere se Amazon riuscisse ad avere tempistiche di consegna velocissime, addirittura questione di minuti dopo l’ordine. Questo è esattamente ciò a cui sta lavorando il colosso dell’e-commerce, promettendo che presto sarà la realtà.
Quello delle consegne quasi istantanee è un settore ben preciso che prende il nome di quick-commerce ed è dedicato principalmente alla consegna di generi alimentari e di prima necessità. Pensate ad esempio ad un giorno in cui siete con la febbre e non potete uscire di casa per fare la spesa, ordinare su un e-commerce e trovare la spesa dietro casa dopo 10-15 minuti sarebbe la svolta.
Questo genere di servizio va fortissimo in India, dove ci sono tante aziende che già lo svolgono. In questi giorni Amazon ha annunciato di voler migliorare il proprio servizio di quick-commerce partendo proprio da una fase test in India. Nelle intenzioni dell’azienda c’è quella di riuscire a portare la spesa e i generi di prima necessità nelle case dei clienti in meno di 15 minuti.
Per riuscire in un simile proposito c’è chiaramente bisogno di una presenza massiva sul territorio, di molta forza lavoro e di strumenti tecnologici in grado di velocizzare le consegne (cosa in cui sono già avanti grazie ai droni di proprietà). Attualmente dunque si tratta di un progetto la cui realizzazione su larga scala potrebbe necessitare di anni.
Un passo verso quella direzione è stato fatto nei giorni scorsi anche in Italia: ad inizio mese è stata effettuata la prima consegna con drone in Abruzzo e Amazon lavora per trovare accordi con le forze dell’ordine e l’Enac per renderlo un servizio a tempo pieno. Se Amazon però si specializzerà nel settore del quick-commerce molto dipenderà dall’esito del test indiano.