In molti hanno dei problemi quando devono cambiare il regalo di Natale, ma ci sono delle informazioni da sapere per evitare di correre dei rischi: ecco ciò che bisogna conoscere.
Il Natale non è solo il giorno in cui la famiglia si riunisce intorno al tavolo per consumare un pranzo tutti insieme, ma è anche il momento in cui scambiarsi i regali. Trascorsa la festività, tutti devono fare i conti con i doni che gli sono arrivati. C’è chi li apprezza e chi invece vorrebbe cambiarli per svariati motivi.
È possibile ritrovarsi una maglia con la taglia sbagliata oppure con una fantasia che non si sposa proprio con il gusto personale, così come magari si riceve un oggetto che non si abbina a nulla. Al di là dei motivi che spingono a sbuffare per il regalo ricevuto, è bene sapere che si può cambiare o restituire un regalo di Natale.
A tutela del consumatore e compratore c’è l’articolo 52 del Codice del Consumo, che ha introdotto un rimedio efficace per dare indietro il proprio acquisto. Parliamo del cosiddetto diritto di recesso che può essere esercitato per chi acquista la merce online oppure per posta o per telefono. Andiamo a vedere nel dettaglio.
Cambiare regalo di Natale: come funziona il diritto di recesso
Il diritto di recesso è una delle facoltà più importanti che ha un consumatore perché permette di liberarsi di un oggetto dopo averlo acquistato senza dover dare una spiegazione o motivazione al venditore. Basta restituire semplicemente il prodotto e ottenere indietro il rimborso oppure un buono sconto da sfruttare all’interno di quello stesso sito e-commerce.
Nel caso in cui di acquisti online, dunque, questo diritto può essere esercitato entro 14 giorni dal momento in cui si è in possesso del prodotto. Poi basta che il consumatore spedisca indietro il prodotto seguendo le linee guida del venditore oppure inviare una comunicazione di recesso. In questo modo, il venditore dovrà procedere con il rimborso dopo aver ottenuto indietro la merce dal corriere.
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Si può cambiare regalo di Natale in negozio?
A dir la verità, nel caso di acquisti in negozio non vi è un vero e proprio diritto di cambio o recesso, ma tutto dipende dal negoziante che potrebbe decidere di andare incontro ai clienti e optare per garantire la sostituzione del prodotto. Non tutti sanno, ma è solo a discrezione del venditore se emettere lo “scontrino di cortesia” oppure no, tutto dipende da quanto ci tenga a fidelizzare il cliente.
Le cose sono un po’ diverse nel caso in cui ci si dovesse trovare ad avere a che fare con prodotti difettosi o mal funzionanti. In questo caso entra in gioco la normativa in materia di garanzia degli art. 30 e seguenti del Codice del Consumo (d.lgs. n. 206/2005) e il diritto alla sostituzione della merce o rimborso del prezzo, perché il venditore è responsabile sul consumatore per qualsiasi difetto abbia il bene.
Ci sono però dei casi in cui il prodotto non può essere restituito o cambiato: biancheria intima, beni che rischiano il deterioramento, prodotti per l’igiene personale, beni sigillati o connessi alla protezione della salute, articoli in saldo.