Il contorno contadino abruzzese è perfetto per accompagnare qualsiasi secondo. È un piatto che profuma di casa e si condisce con l’olio nuovo: ecco la ricetta.
Uno dei piatti più diffusi in Abruzzo è quello che prevede l’uso di diversi tipi di verdure ed è fondamentalmente tipico nella provincia di Teramo, ma realizzato in tutta la regione. Si definisce generalmente come contorno, ma è molto di più perché è versatile in quanto viene usato pure come condimento per la pasta, così come per accompagnare le uova o sul pane bruschettato.
In base alle zone della regione, questa pietanza cambia in base a composizione e nome, ma in generale viene chiamato ciabotto ed in ogni situazione si tratta di un piatto povero che tempo addietro veniva preparato con diversi tipi di verdure con l’obiettivo di assaggiare l’olio nuovo appena franto. Si pensa che a introdurlo come piatto tradizionale furono i pastori abruzzesi di ritorno dalla transumanza in Puglia. La ricetta è davvero semplice da realizzare e sta bene proprio con tutto.
Il ciabotto abruzzese può essere gustato sia come contorno leggero, da accompagnare con un secondo di carne o di pesce, ma va benissimo anche per essere utilizzato come condimento per le zuppe o per la pasta. È un piatto ideale anche per assaggiare l’olio nuovo, ma in ogni caso è importante approvvigionarsi di tante verdure come melanzane, zucchine, patate, pomodori, peperoni, carote e altro.
N.B. Il ciabotto può essere conservato in frigorifero senza alcun problema per due o tre giorni al massimo. L’importante è che sia chiuso in un contenitore ermetico per evitare che vada a male. In alternativa, si può anche congelare per due o tre mesi.