Entro il mese di ottobre alcuni contribuenti sono tenuti a versare i contributi all’INPS: scopriamo di quale categoria si tratta.
Mese che arriva, scadenza fiscale da rispettare che trovi. O forse il modo di dire non era questo? A prescindere dai detti popolari, la prima affermazione rimane vera: l’anno solare è disseminato di scadenze burocratiche da rispettare e i mesi di settembre e ottobre non fanno eccezione.
Al 30 settembre, ad esempio, è fissato il termine ultimo per presentare la dichiarazione dei redditi 2024. Chi non l’ha già fatto durante i mesi scorsi, dunque, dovrà inviare la propria documentazione all’Agenzia delle Entrate, per poi attendere eventuali verifiche e rimborsi del 730.
Sempre nel mese di settembre è dovuto anche il pagamento del bollo auto, cioè una tassa di circolazione imposta su tutti i veicoli registrati nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Ma non finisce qui, poiché proseguendo verso ottobre si presenta anche un’altra importante scadenza da rispettare per i contribuenti.
Tale obbligo riguarda tutti i datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari, come ad esempio colf, badanti o baby sitter. Entro il 10 ottobre, dunque, tali soggetti dovranno versare i contributi trimestrali che si riferiscono al trimestre lavorativo precedente.
Il pagamento dei contributi per queste categorie di lavoratori, infatti, non avviene su base annua. Quanto piuttosto in 4 tranche di pagamenti trimestrali. Il 10 ottobre è dovuta dunque la terza tranche, relativa al trimestre di luglio, agosto e settembre.
Per effettuare il pagamento esistono diversi metodi. Il primo e più immediato è quello attraverso il portale telematico PagoPa, da fare comodamente online. In alternativa i contributi possono essere pagati anche negli uffici postali oppure nei tabaccai abilitati.
Infine ricordiamo che i contributi versati per i collaboratori domestici fanno parte delle spese cosiddette deducibili dalla dichiarazione dei redditi. Come specificato sul sito dell’INPS tale spesa può essere dedotta dal 730 in misura massima di 1.549,37 euro l’anno. Tale cifra è fissa e non subisce variazioni in base al reddito del datore di lavoro.
Per poter dedurre i contributi dal 730 sarà dunque necessario presentare le ricevute dei bollettini di versamento. Si tratta di una delle varie agevolazioni pensate per i lavoratori domestici, proprio come il Bonus Badanti.