Il governo ha varato diversi bonus per il 2024, tra questi c’è il bonus badanti. Ma a chi spetta questo sconto?
Il 2024 si presenta come un anno ricco di incentivi nel settore dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia, grazie all’introduzione del Bonus Badanti nel contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Questo decreto, varato dal Governo il 26 febbraio, offre nuove prospettive sia per i potenziali datori di lavoro domestico che per coloro che necessitano di assistenza.
Il Bonus Badanti e le altre disposizioni introdotte dal decreto PNRR del 2024 rappresentano un passo avanti significativo verso una maggiore sicurezza e regolarità nel settore del lavoro domestico e dell’assistenza agli anziani, contribuendo così a migliorare le condizioni di vita e di lavoro di molte persone in Italia. Ma andiamo a vedere in cosa consiste questo bonus e a chi spetta questo bonus.
Il cuore del Bonus Badanti è rappresentato dall‘esenzione totale dal versamento dei contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, con alcune condizioni da rispettare per beneficiare di tale sgravio. Fondamentalmente, coloro che possiedono un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 6.000 euro potranno godere di uno sconto massimo di 3.000 euro all’anno.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che non tutti i potenziali datori di lavoro domestico rientreranno nei criteri per ottenere questo beneficio. È necessario che l’anziano assistito sia già titolare di indennità di accompagnamento e abbia almeno ottanta anni di età.
Inoltre, il datore di lavoro deve avere l’intenzione di regolarizzare o assumere il badante a tempo indeterminato. Questa misura non solo fornisce un sollievo finanziario a coloro che necessitano di assistenza, ma anche un incentivo per regolarizzare le posizioni lavorative nel settore, contribuendo così a migliorare le condizioni dei lavoratori e a contrastare il lavoro nero.
Oltre al Bonus Badanti, il decreto PNRR del 2024 prevede anche importanti novità per il settore del lavoro in generale. Si punta al rafforzamento delle attività di accertamento e contrasto delle violazioni contributive, nonché al potenziamento del personale ispettivo in materia di sicurezza sul lavoro. Queste misure includono disposizioni sia di natura preventiva che repressiva.
Da un lato, si lega l’erogazione di benefici normativi e contributivi all’assenza di violazioni delle norme sul lavoro e della legislazione sociale, incoraggiando comportamenti virtuosi da parte dei datori di lavoro. Dall’altro, vengono introdotte nuove sanzioni penali per reati come la somministrazione fraudolenta di lavoratori e l’utilizzo illecito di manodopera, con particolare attenzione allo sfruttamento dei minori.
Una delle innovazioni più significative è l’introduzione di un sistema di qualificazione per imprese e lavoratori autonomi operanti nei cantieri edili, noto come “patente a crediti”. Questa misura, che entrerà in vigore il 1° ottobre 2024, imporrà l’obbligo del possesso della patente a punti per operare in questi contesti. I crediti iniziali saranno di 30, suscettibili di essere decurtati in caso di violazioni che mettano a rischio la sicurezza dei lavoratori. Tuttavia, tali crediti potranno essere reintegrati attraverso la partecipazione a corsi formativi.